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LA CACCIATA

“Lei disturba, se ne vada fuori”: Paola Celletti cacciata dal Consiglio comunale

Surreale episodio durante l’assemblea straordinaria su Talete: la sindacalista viterbese cacciata dall’aula per aver interrotto i lavori

Non capitava da un bel po’ che si vedessero, durante il Consiglio comunale, decine di persone ad assistere in Aula. A causa del Covid, per due anni non si è potuta svolgere l’assemblea in presenza ma, anche col cessare delle restrizioni, di gente, nella Sala d’Ercole, se ne è vista poca. 

Tuttavia, ieri mattina, per il Consiglio straordinario su Talete, erano diversi gli spettatori. Soprattutto i membri del comitato “Non ce la beviamo”, gruppo di protesta nato per contrastare la gestione politica della stessa Talete. Negli anni, soprattutto negli ultimi tre, il comitato si è allargato, inglobando nuovi militanti. Ieri, in Comune, ce ne saranno stati quasi una ventina. Mai coinvolti in fatti di violenza, i membri di “Non ce la beviamo” hanno sempre manifestato in tutta tranquillità le loro posizioni contro la privatizzazione della società idrica. Eppure, ieri, si sono resi protagonisti di un evento surreale.

Paola Celletti, attivista del gruppo, è stata letteralmente cacciata via dall’aula. “Lei sta disturbando ripetutamente, la prego di abbandonare la sala”, questa la richiesta fatta dal presidente del Consiglio, Letizia Chiatti. Celletti, infatti, aveva interrotto il presidente della Provincia, Alessandro Romoli. Prima, invece, si era scontrata fortemente con Alvaro Ricci, consigliere dem. Il tutto sotto gli occhi dei presenti e della telecamera che riprende e trasmette online le immagini. Alla Chiatti, come detto, non è rimasto altro da fare se non prendere il provvedimento. Erano presenti, nel corridoio, gli agenti della Digos. Un’invasione di campo, magari pacifica ma giudicata inopportuna da chi gestiva i lavori.

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