I cani entrano a Mammagialla per aiutare a riabilitare i detenuti
"Qua la zampa, percorso inclusivo di recupero dell’emotività". È il progetto che l'Enpa, Ente nazionale protezione animali, della sezione provinciale di Viterbo, realizza nella casa circondariale di Mammagialla da fine maggio a ottobre, grazie al contributo ricevuto della Regione Lazio.
Il progetto è rivolto ai detenuti e prevede un percorso terapeutico di conoscenza, relazione e interazione con i cani provenienti da realtà e storie di vita differenti, come cani di canile o dei rifugi in cerca di adozione e non, e si pone l'obiettivo di migliorare le capacità sociali e comportamentali e di stimolare il recupero psicologico ed emotivo delle persone recluse.
Gli incontri saranno di carattere frontale con i veterinari ed educatori cinofili dell'Enpa e si articoleranno in due fasi strettamente connesse tra loro. Nella prima, alle lezioni teoriche saranno alternate attività pratiche ed esperienziali, dove i partecipanti potranno stabilire una connessione fisica-emotiva con il cane e acquisire nozioni e regole base per la gestione e l'accudimento dell'animale in maniera responsabile.
Nella seconda fase, con l'introduzione dei cani provenienti da situazioni difficili come canili e rifugi, i beneficiari del progetto potranno mettere in pratica le conoscenze acquisite e dare un forte contributo alla campagna di prevenzione sostenuta dall'Enpa contro il randagismo e qualsiasi tipo di violenza sugli animali.
In questa fase nascerà un legame speciale ed emotivo tra due esseri viventi che condividono, nel presente, la stessa condizione di vita, quella detentiva, che implica l'isolamento sociale, il distaccamento dalla sfera personale emotiva e il costante bisogno di non perdere il contatto con la realtà. Un legame che darà i benefici nell'immediato con una sensibilizzazione a doppio senso, per i detenuti e per i cani, che potranno riacquisire fiducia nelle proprie capacità e negli altri, ripristinare la sensibilità e vivere le emozioni, non respingerle.
Il progetto porterà anche dei benefici “a lungo raggio” favorendo, per i detenuti, il futuro reinserimento nella società, stimolando l'interesse e la spinta motivazionale verso indirizzi lavorativi di settore o nella pratica del volontariato, e per i cani partecipanti alle attività la possibilità di trovare una famiglia e l'amore fino ad oggi rinnegato.
"Qua la zampa" è un progetto che coniuga amore, rispetto e fiducia, dove i nostri amici a 4 zampe possono davvero fare la differenza e renderci persone migliori.
Caterina Poli