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SGARBI LANCIA LA BOMBA

Le tavole del Buonarroti a Viterbo, Vittorio Sgarbi apre la mostra: “Mi avete dato la città di Del Piombo, io ve la restituisco come quella di Michelangelo”

L’esposizione dei disegni di casa Buonarroti comincia oggi nel segno di Vittorio Sgarbi, che annuncia una clamorosa scoperta

Le opere di Michelangelo Buonarroti a Viterbo, un evento di rara importanza per la città nel segno di Vittorio Sgarbi. Lui, da assessore alla Bellezza del Comune, ha voluto fortemente questa esposizione ed oggi esulta: “Nessun luogo avrebbe saputo valorizzar meglio questi capolavori“. La mostra inizierà oggi, 30 ottobre, e terminerà il 15 gennaio. Più di tre mesi per quello che viene considerato dagli organizzatori “uno dei più grandi appuntamenti culturali nazionali ed internazionali”. Tuttavia, c’è stato qualche piccolo inciampo, nulla che potesse mettere in ombra la presentazione. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, la cui presenza era stata annunciata fino alla mattina, alla fine non è arrivato. Il Ministro ha però inviato uno scritto all'assessore alla Bellezza, Vittorio Sgarbi, in cui loda l'iniziativa e chiarisce che è stato un fastidio di salute a impedirgli di essere presente. L’altro inconveniente, se vogliamo anche divertente, ha riguardato invece i quadri che, all’arrivo di Sgarbi nel museo dove sono stati allestiti, non erano illuminati. Naturalmente, le rimostranze del focoso Onorevole sono arrivate puntuali.

Defaiances a parte, alla conferenza di presentazione è stata rimarcato il peso dell’evento. Il sindaco Frontini ha elogiato Sgarbi ed ha assicurato che la mostra del Buonarroti sarà solo l’inizio di un lungo percorso volto a portare Viterbo nell’olimpo delle grandi città d’arte. A tal proposito, Frontini ha annunciato l’obiettivo a cui puntare: “La candidatura della città alla Capitale europea della Cultura 2033”. Un traguardo difficile, ma certamente ambizioso. 

Poi ha parlato lui, il grande protagonista, che ha annunciato una clamorosa scoperta: “Dimostreremo qua, a Viterbo  - ha detto Sgarbi -, che i quadri di Sebastiano del Piombo esposti in realtà sono di Michelangelo”. Si rifà ad uno studio del Vasari: “La Pietà e la Flagellazione risalgono all’incirca allo stesso tempo, dietro le due tavole ci sono disegni meravigliosi che abbiamo sempre attribuito a Sebastiano, ma Vasari insiste nel dire che siano di Michelangelo. Lui dice che Del Piombo abbia solo finito, mentre il Buonarroti avrebbe ideato. Voi girate intorno alla Pietà e, con una pila, essa stessa dimostrerà che il pittore ha solo dipinto l’atmosfera, infatti c’è anche una lettera in cui chiede dei soldi per sè, come se fosse stato pagato per farlo”. “La mostra - ha concluso l’assessore - serve a dire che Michelangelo ha suggestionato ed indicato a Sebastiano la strada, sia nella composizione che nel fondo. I disegni sono tutti del mondo e del pensiero del Buonarroti. Più che mero esecutore, Del Piombo è interprete. Mi hanno dato ‘la città di Sebastiano’ e io ve la restituisco con Michelangelo”.

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