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Assessorato all'Urbanistica, perché è stato scelto di assumere un membro della società di Aronne?

L'amministrazione replica all'opposizione ma non entra nel merito della questione. Una non-risposta. Per questo rilanciamo la domanda, nell'interesse dei nostri lettori che poi sono i viterbesi. Tutto questo nel solo interesse della città, null'altro

Una parola è poca e due sono troppe. Sul presunto caso assunzioni all’assessorato Urbanistica, sollevato da Lega e Pd, regna ancora l’incertezza. La risposta della maggioranza, Viterbo2020 e IoApro Rinascimento, non sembra chiarificatrice. Un testo molto lungo ma che appare evasivo, quello inviato alle redazioni, che elogia l’assessore Aronne ma non fuga i dubbi circa quanto sollevato dalle opposizioni consiliari giovedì.

Cosa è successo

Lega e Pd, nel corso di una conferenza stampa, hanno sganciato “la bomba” sull'assunzione, nello staff dell’assessore Emanuele Aronne, di Matteo Caprini, architetto di professione. E, fin qui, nulla di strano. Non fosse per un dettaglio, secondo l'opposizione: Caprini lavora per la Emanuele Aronne Associati, l’azienda dell’assessore. E non solo ne è un dipendente ma pure un socio, secondo quanto affermato dai consiglieri Ricci e Micci che giovedì hanno reso di dominio pubblico la visura camerale. In una seconda visura, datata fine ottobre, sarebbe emersa una variazione societaria: Aronne non figura più amministratore unico della Eaa, mentre Caprini è ancora al suo posto di socio. In base a quanto riportato giovedì dall'opposizione, questa modifica sarebbe avvenuta precedentemente, a luglio, ma richiesta solo il 5 ottobre. "Al momento della nomina c’erano dei rapporti di natura patrimoniale tra l’assessore e l’assunto”, ha affermato Ricci. Nella conferenza, Pd e Lega si sono limitati a chiedere se questo aspetto sia stato valutato dalla giunta al momento dell’affidamento dell’incarico. Sollevando, più che un possibile conflitto d’interessi, una questione di opportunità politica. Per essere chiari: per quale ragioni è stato deciso di assegnare quel ruolo proprio a quella persona?

La (non) risposta della maggioranza 

In una nota, firmata da tutta la giunta e dai consiglieri, la squadra del sindaco Frontini si è "limitata" ad esprimere piena solidarietà ad Aronne, chiamando in causa “macchina del fango”, “strumentali illazioni” e “avvelenatori di pozzi”. Ma il comunicato non è entrato nel merito della questione. Nessun accenno alle domande poste. Solo in apertura un passaggio fa dedurre come, con i soldi risparmiati dalla riduzione del compenso dell’assessore, sia stato possibile costituire l’ufficio dove poi è stato assunto Caprini. Il resto, una serie di complimenti al neo politico, le cui capacità in maniera non sono mai state messe in discussione. Eppure, sarebbero bastate due righe sulla questione posta. Questa volta, Frontini è stata Chiara. Di nome ma non di fatto.

Il silenzio dell'assessore

Ieri mattina ViterboToday ha cercato di mettersi in contatto con l’assessore Aronne, tramite tutti i canali possibili, per concedergli diritto di replica dato l’attacco frontale sferrato nei suoi confronti dall'opposizione. Prima di pranzo, tuttavia, il titolare dell’Urbanistica ha fatto sapere di non voler affrontare la questione. Una scelta legittima, che però non è d’aiuto al fine di fare luce sulla vicenda.

I quesiti

Chiedere se sia stata o meno valutata l’opportunità politica (perché questo è il punto fondamentale) a noi sembra una domanda legittima da porre all’amministrazione, la quale dovrebbe dare risposte nell’interesse dei nostri lettori, che poi sono i viterbesi. Tutto questo nel solo interesse della città, null’altro. Perché Aronne e il sindaco Frontini hanno scelto di assumere un membro della società dello stesso assessore? Questo è l’unico elemento che merita precisazioni. Forse perché, data la monumentale mole di lavoro legata al Pnrr, Aronne ha preferito avere al suo fianco una persona fidata, che considera adeguata a supportarlo? Poteva essere anche questa la risposta, non ci sarebbe stato nulla di scandaloso. Posto che, in quanto a capacità e competenze, nessuno ha messo in dubbio quelle dei due personaggi. Dopo quattro mesi di governo, l’assessore ha portato in porto il piano di riqualificazione delle periferie e sta ancora lavorando ai corposi faldoni del Pnrr. Insomma, tutt'altro che un incapace. Mentre Caprini, giovane professionista balzato agli onori delle cronache suo malgrado, non ha avuto neanche il tempo di dimostrare nulla.

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