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Venerdì, 19 Aprile 2024
POLITICA

Le assunzioni esterne in comune finiscono nella bufera, quattro casi "sospetti" per l'opposizione: "Perché non attingere al personale interno?" 

FdI, Lega e Partito democratico puntano il dito contro il sindaco Frontini, Vittorio Sgarbi, Emanuele Aronne e Silvio Franco

“Il sindaco Frontini venga a riferire in Consiglio, tracciano un quadro puntuale delle assunzioni effettuate a supporto dello staff politico. Considerando anche che potrebbero esserci delle questioni di opportunità, che meritano urgente e approfondita attenzione”. Così, ieri pomeriggio, si è espressa in un comunicato congiunto tutta l’opposizione, da Fratelli d’Italia al Pd.

Cosa sta succedendo? Nel mirino della minoranza, stavolta, ci sono le assunzioni esterne in Comune, quelle delle “segreterie politiche”. Persone messe a contratto e stipendiate da Palazzo dei Priori, pur non figurando nell’organico del personale interno. Un problema, per l’opposizione, perché  “aggraverebbero la spesa per il personale”.

In particolare, Pd, Lega e FdI hanno messo nel mirino quattro casi: uno nello staff dell’assessore all’Urbanistica, il renziano Emanuele Aronne, uno in quello di Vittorio Sgarbi, assessore alla Bellezza, uno in quello dello Sviluppo Economico, il cui assessore è il prof Unitus Silvio Franco, ed uno nella segreteria politica del sindaco Chiara Frontini. Tuttavia, il comunicato dell’opposizione, pur citando questi quattro casi specifici, rimane nel generico. Ci sono una marea di condizionali: “si tratterebbe”, “parrebbe”, “sembrerebbe”. Questo perché, come spiegato dalla consigliera dem Lina Delle Monache, non si riescono a trovare le determine: “Non sono attualmente a nostra disposizione, ho fatto una richiesta di accesso agli atti e spero venga  presa in carico al più presto”. 

L’unico caso accertato, verificabile tramite ricerca sull’albo pretorio del Comune, è quello che riguarda il neo assunto nello staff dell’assessore all’Urbanistica. Di questo si conoscono nomi, modalità e soprattutto cifre del compenso. Il 21 settembre, tramite decreto sindacale, Matteo Caprini, architetto di professione, è entrato a far parte dell’ufficio di Emanuele Aronne, costituito con apposita delibera il 14 settembre. Tutto nella norma, non fosse che, come fatto notare dall’opposizione, sui suoi profili social e professionali, Caprini non si definisca lavoratore presso la “Emanuele Aronne Architetto”. E qui, per l’opposizione, spuntano quelle “questioni di opportunità”. 

Comunque sia, Caprini è stato inquadrato come “istruttore amministrativo”, nella categoria C. E percepirà, dunque, uno stipendio di 1695€ più indennità per tredici mesi, questo in virtù del contratto stipulato (a tempo determinato e part-time) che prevede un totale di 18 ore settimanali.

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