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CERCASI BOTTEGHE STORICHE

Il Comune a caccia di botteghe storiche, pronto un progetto da 2 milioni e mezzo di euro per valorizzarle

I criteri per aderire al progetto sono almeno 50 anni d’anzianità e un’attività continuativa nel tempo

Il Comune cerca botteghe storiche per valorizzarle, pronto un contributo da 2 milioni e 400mila euro nell’ambito di un progetto regionale. “Ristoranti, edicole, librerie e tutte le altre mercerie che facciano parte del tessuto sociale, identitario ed economico della città”, ha spiegato il sindaco Chiara Frontini. 

Silvio Franco e Chiara Frontini-2

“Mancava una legge regionale e la cornice entro cui capire se una attività avesse o meno determinate caratteristiche - ha invece detto l’assessore Silvio Franco -. Non è un’iniziativa a sè stante e non si limitano solo al centro storico, anche negli ex comuni ci sono locali che hanno queste caratteristiche”. Secondo i calcoli dell’amministrazione, le strutture interessate dovrebbero essere 25. “Tutto questo - ha aggiunto Franco - avrà un impatto sul centro storico ma anche un raggio più ampio. Oltre ad avere questa lista e attivare subito la visibilità, la Regione Lazio ha stanziato fondi che passano attraverso i singoli comuni che presentano il progetto di valorizzazione. 2 mln e 400mila euro per aiuto, accompagnamento e individuazione”. 

È poi intervenuto Sergio Gasbarra, dell’azienda speciale della Camera di Commercio: “L’obiettivo è sensibilizzare i comuni e valorizzare le loro attività storiche di carattere commerciale. Nonostante tutto quel che sta accadendo, le botteghe sono rimaste in trincea e per questo devono essere portate all’attenzione, non solo della cittadinanza, ma di un processo turistico dell’intero comune”. Ecco i criteri: “Cerchiamo attività che risiedono all’interno locali storici, con caratteristiche architettoniche particolari, che abbiano almeno 70 anni di anzianità. Un altro elemento è quello dell’attività, che deve avere almeno 50 anni di anzianità. Non si può pensare che la stessa famiglia abbia portato avanti la stessa attività, pertanto l’importante non sarà la continuità di gestione ma quella di carattere merceologico. Ci sono molte realtà sul territorio, non solo al centro storico, che è fiore all’occhiello, ma anche nelle frazioni”.

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