Il maltempo preoccupa gli agricoltori: produzione a rischio, raccolti di uva e olive già danneggiati
Il ciclone Poppea può mandare in fumo vitigni e uliveti: agricoltori in allerta, raccolti già danneggiati
Quello di quest’anno potrebbe essere un brutto settembre per gli agricoltori della Tuscia, in particolare quelli dediti al vino e all’olio. A mettere a repentaglio vitigni e uliveti c’è infatti l’ennesima allerta meteo fissata per questa prima parte della settimana, che minaccia il Viterbese con piogge e, probabilmente, anche grandine. Ieri, ultima domenica di agosto, a fare compagnia ai viterbesi c’era un sole che, seppur offuscato da nubi alte di passaggio, ha scaldato fino a sera. Al tramonto, poi, sono arrivati i primi venti. Venti che gli agricoltori conoscono bene, dato che generalmente sono presagio di sventura.
Da oggi tutti i meteo danno per scontato un drastico cambio, con temporali alternati a pause asciutte e temperature in forte calo, poco oltre i 20 gradi. La giornata più complessa, tuttavia, non sarà quella di oggi ma quella di martedì. Preoccupazione soprattutto a Montefiascone, per quel che riguarda le vigne, e nella zona di Canino e Montalto di Castro per quel che riguarda gli ulivi. Più delicata la situazione del comune falisco, dove il raccolto dell’uva è già stato gravemente danneggiato dalla peronospora. Secondo le stime di Coldiretti, i danni al raccolto dell’uva e alla produzione di vino si aggirano tra il 20% fino ad arrivare al 90%. Nella zona di Montefiascone è stato inficiato circa il 90% di aleatico. E il resto potrebbe svanire in caso di tempeste o grandinate. Un duro colpo da incassare non solo per gli operatori del settore vitivinicolo ma per l’intero settore provinciale, colpito praticamente al cuore.
Anche a Canino, dove l’olio è un’eccellenza non solo locale ma nazionale, la situazione potrebbe diventare critica. Non sono pervenute ancora dichiarazioni dalle aziende o dalle associazioni di categoria ma, in questi giorni, è massima attenzione ai cambiamenti meteorologici che interesseranno l’area della bassa Maremma, quella viterbese, che sarà investita dal ciclone Poppea. Nella notte di ieri, il vortice ha raggiunto la Liguria e si sta pericolosamente spostando in basso, verso la Toscana, per poi colpire il litorale laziale. L’ansia principale è legata ai downburst (raffica discendente), ossia forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità elevate, prossime o superiori ai 100 chilometri orari. Con effetti devastanti sui raccolti. Ovviamente, eventuali cataclismi avrebbero effetti avversi non solo sulle coltivazioni ma anche e soprattutto sull’economia, che subirebbe grosse perdite. È quindi massima allerta, per imprenditori e per istituzioni. Con la speranza che il ciclone non investa la Tuscia.