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Comuni e comitati contro il deposito nucleare: "La Tuscia rifiuta le 100mila tonnellate di scorie"

Trentacinque comuni hanno chiesto un incontro al ministro dell'Ambiente

"Trentacinque comuni della Tuscia hanno sottoscritto una richiesta di incontro con il ministro dell’Ambiente sul tema del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Questa richiesta, così ampiamente condivisa dalle istituzioni locali, aggiunge un ulteriore elemento di fondamentale importanza alla nostra vertenza". Lo scrivono in una nota i comitati che si oppongono al deposito di scorie nucleari nella Tuscia. "Il sostegno delle istituzioni alle nostre ragioni è un punto di forza di cui sia il ministero che il governo dovranno tenerne conto nelle scelte che prenderanno in futuro".

"Quando a inizio 2021 arrivò la notizia che Sogin individuò, tramite uno studio discutibile, ventidue aree potenzialmente idonee su sessantasette a ospitare il deposito qui nella Tuscia, fummo colti alla sprovvista - scrive il Biodistretto -. In piena pandemia ci fu dato poco tempo per capire cosa avesse portato la società incaricata dello smantellamento dalle centrali nucleari a fare tali scelte, ci fu un intenso lavoro di ricerca da parte di tutti quelli che tenevano a questo territorio che portò a una conoscenza approfondita di aspetti che fino ad allora sembravano scontati. Oggi queste conoscenze aggiornate ci hanno fatto comprendere meglio le fragilità e le meraviglie del luogo che abitiamo e adesso ce lo fanno guardare con uno sguardo più consapevole.

Abbiamo inutilmente rappresentato tutte le nostre ragioni di contrarietà al sito di scorie nucleari al seminario nazionale organizzato dalla Sogin, un seminario formalmente democratico ma sostanzialmente privo di qualsiasi utilità - continua il Biodistretto -. Ora, qualora fosse accolta dal ministro la loro richiesta, e sarebbe molto grave se così non fosse, saranno i sindaci a rappresentare nella sede istituzionale del ministero dell’Ambiente le ragioni dell’intera Tuscia che rifiuta con determinazione il deposito delle 100mila tonnellate di scorie nucleari. Un territorio il nostro che vuole essere conosciuto per quello che è, un luogo d’arte e di storia, un luogo di eccellenze nella produzione agricola e di straordinarie bellezze naturali, non un terreno da occupare con nuove servitù che sono in radicale contrasto con le vocazioni del nostro territorio".

Biodistretto della via Amerina e delle Forre

AssoTuscania

Biodistretto lago di Bolsena

Comitato per la salvaguardia del territorio di Corchiano e della Tuscia

Comitato per la salvaguardia del territorio di Montalto e della Tuscia - Montalto futura

Italia nostra - Sezione Etruria

Comitato Maremma viva

Verde Tuscia

Associazione italiana cultura e sport

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