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Mercoledì, 29 Novembre 2023
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Elezioni, nessun comune della Tuscia ha digitalizzato le liste: la provincia di Viterbo unica del centro Italia

Il ministero dell'Interno sollecita gli enti a procedere "con la massima speditezza"

Nessun comune della Tuscia ha digitalizzato le liste elettorali. La provincia di Viterbo è in compagnia di altre sei in Italia, per un totale di 411 enti, ma è l'unica del centro Italia a non aver fatto il salto verso il digitale in tutti i suoi sessanta comuni. Le altre province sono quelle di Imperia (unica del nord Italia presente in questa lista), Catanzaro, Cosenza, Agrigento e Ragusa.

L'ennesimo appello lanciato lo scorso febbraio dal ministero dell'Interno affinché i comuni italiani digitalizzassero il prima possibile le liste elettorali è caduto nel vuoto per l'88% degli enti chiamati in causa. Al momento in cui era stata inviata l'ultima mail per sollecitare i comuni, il 24 febbraio scorso, si sono attivati sul fronte digitalizzazione liste elettorali soltanto 3mila 965 comuni, praticamente uno su due. A distanza di quasi 4 mesi dopo, quel numero è aumentato solo del 12%, arrivando a quota 4mila 528 (57% del totale).

Ecco quindi che il Viminale, che da tre anni consecutivi cerca di sensibilizzare i comuni su questo punto, evidenziando come la digitalizzazione presenti vantaggi organizzativi, ambientali e di contenimento dei costi, è tornato nuovamente alla carica con un nuovo documento di prassi: la circolare numero 77 del 14 giugno scorso. Il documento mette l'accento sulla necessità di procedere "con la massima speditezza" e ha fornito alcuni dati aggiuntivi dai quali emerge come la transizione al digitale, anche in ambito elettorale, proceda con passi molto diversi sul territorio. 

Da un'analisi condotta da Centro studi enti locali (Csel), per Adnkronos, sui dati in questione emerge come nella penisola coesistano province nelle quali ogni singolo comune ha dematerializzato la tenuta e l'aggiornamento delle liste elettorali e altre in cui non c'è invece una sola amministrazione che si sia mossa in questo senso. Tra queste, appunto, Viterbo.

Le province virtuose, al contrario, sono 17. Di queste, dieci sono situate nel nord del paese (Aosta, Mantova, Bolzano, Rovigo, Venezia, Trieste, Bologna, Ferrara, Parma e Ravenna), sei sono localizzate in regioni del centro (Firenze, Prato, Siena, Perugia, Ascoli Piceno e Macerata) e una soltanto appartiene al gruppo sud e isole: la provincia di Barletta-Andria-Trani. 

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