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"Anoressia e bulimia sono malattie molto gravi ma la morte non ha l'ultima parola"

Nadia Accetti, fondatrice di Donna donna onlus, in occasione della giornata del fiocchetto lilla sui disturbi alimentari

In occasione della “Giornata nazionale sui disturbi alimentari, giornata del fiocchetto lilla” e la presentazione in anteprima delle attività dedicate su tutto il territorio nazionale, è stato dato il via alla campagna di sensibilizzazione 2023 “Vinciamo insieme i disturbi alimentari” che vede protagonista la divulgazione di un poster informativo con la possibilità di accedere, tramite un Qrcode, all’opuscolo nazionale di informazione realizzato dal ministero della Salute dal titolo “Conoscere, affrontare e vincere i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione”.

L’iniziativa di sensibilizzazione, patrocinata da provincia, comune e Asl di Viterbo è promossa dall’ordine dei farmacisti di Viterbo e dall’associazione Donna donna onlus, in collaborazione con l’Ordine di Malta delegazione di Viterbo – Rieti che ha ospitato l’evento di presentazione nella sua sala a palazzo Santoro in Viterbo e nella persona del suo delegato Roberto Saccarello che ha portato il proprio saluto dando il via ai lavori.

Presente il neoeletto consigliere regionale Daniele Sabatini che ha manifestato tutto il suo plauso per l’iniziativa e, rilevando l’urgenza del tema, ha dichiarato: “Vincere insieme, motto della campagna, non può prescindere dalle istituzioni e il progetto necessita di un intervento regionale, mi assumo l’impegno. C’è ancora molto di cui parlare e su cui lavorare”.

Anche l’assessora ai servizi sociali del comune di Viterbo, Patrizia Notaristefano, ha manifestato entusiasmo e interesse a valorizzare il progetto: “Questa è un’iniziativa importantissima e assicuro la massima disponibilità dell’amministrazione per aiutare, tutti insieme, a superare malattie tanto difficili e pericolose che sempre di più si manifestano tra i giovani e giovanissimi".

La consigliera comunale Antonella Sberna: “Abbiamo sposato da oltre 7 anni questo progetto, coinvolgendo la Asl territoriale, diversi plessi scolastici, molte associazioni del terzo settore e i servizi sociali stessi per creare una rete di prevenzione e presa in carico che possa trasmettere forza e speranza. Tanto è stato fatto, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Essere vicino e indicare la strada da percorrere, prendere per mano genitori e ragazzi che non sanno spesso da chi andare e cosa fare”.

La vicesindaco di Soriano nel Cimino Rachele Chiani ha partecipato condividendo la sua esperienza, specialmente con i bambini, che da anni vede coinvolta Donna donna onlus. "Il tema del nutrirsi è molto importante e non può essere trascurato, iniziando dai più piccoli. Siamo vicini all’iniziativa che da anni ci vede coinvolti anche noi, attraverso lavori con gli studenti ed eventi realizzati".

Durante l’incontro si sono succedute le testimonianze appassionate e commoventi, anche personali, di alcune delle realtà coinvolte e in prima linea nella missione, che con ottimismo e grande voglia di mettersi a lavoro hanno espresso vicinanza ma anche urgenza e preoccupazione: la dottoressa Cristiana Moreira del dipartimento di salute mentale della Asl di Viterbo, Simonetta Pachella, preside dell’istituto professionale Frascesco Orioli, Paolo Fatiganti, preside dell'istituto comprensivo Canevari, Giuseppe Rauso, presidente “Consulta noi”, Claudio Mazza, presidente ente pro loco Lazio, Rodolfo Valentino, referente Ancos Confartigianato Viterbo, Domenico Aruzzolo, presidente di “Viterbo con amore”, Rita Angelini, referente Rete europea delle donne, e alcune volontarie di Donna donna onlus di Soriano nel Cimino.

“Il tema dei disturbi alimentari – afferma il presidente dell’ordine dei farmacisti di Viterbo, Salvatore Menditto - non va assolutamente trascurato perché in continuo aumento negli ultimi anni e dobbiamo prevenirli in tempo sensibilizzando bambini e adolescenti all’amore per il cibo e per se stessi e soprattutto ricordare ai genitori di essere sentinelle attente ai comportamenti dei propri figli perché molti di questi disturbi possono essere curati se presi nelle loro fasi iniziali. Con questo intento il nostro ordine ha deciso di condividere questa iniziativa coinvolgendo tutte le farmacie del territorio provinciale. Infatti, grazie alla loro distribuzione capillare sul territorio e al servizio che svolgono, possono contribuire consigliando al cittadino che ci chiede aiuto di scaricare l’opuscolo informativo redatto dal ministero della Salute, utilizzando il codice Qr riportato sul poster che abbiamo affisso nella nostra farmacia”. In rappresentanza dell’ordine dei farmacisti di Viterbo il vicepresidente Luca Marchini e il tesoriere Alberto Vergati, presidente dell’ordine dei farmacisti della provincia di Frosinone nonché sindaco di Frosinone. Il presidente Roberto Pennacchio e il vicepresidente Fabrizio Latini dell’ordine dei farmacisti della provincia di Latina. In collegamento a distanza Riccardo Mastrangeli.

“Il mio cuore è spezzato perché neanche un mese fa ero qui nella camera mortuaria a piangere la vita di una ragazza straordinaria divorata dalla malattia. Ma proprio da qui voglio urlare che la morte non ha l’ultima parola. Si tratta di malattie molto gravi, non capricci, che non conoscono bandiere politiche o religiose e l’unica via per vincere è l’unità di alleanze e intervenire ai primi segnali di allarme. È un’epidemia silente, un “cancro dell’anima”. La salute mentale va tutelata anche attraverso battaglie socio culturali che contagino di speranza, inclusione e sorriso. Non sentirsi soli e giudicati è vitale”, sottolinea Nadia Accetti, fondatrice di Donna donna onlus.

Obiettivo dell’iniziativa è promuovere la consapevolezza globale dei disturbi alimentari come malattie gravi ma curabili che possono colpire chiunque indipendentemente da età, peso, etnia, nazionalità, orientamento sessuale, genere, cultura e stato socio-economico. L’invito rivolto dalla campagna di sensibilizzazione è che bisogna rompere la paura del giudizio e liberarsi dei condizionamenti di una società troppo spesso matrigna e violenta lavorando sulle cause che portano molti giovani a cadere in queste malattie, prima di tutte violenze e bullismo.

Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, i disturbi alimentari sono la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali, per i giovani tra i 12 e i 25 anni. Seppur ci sia un grande sommerso per i casi non dichiarati, si stima che solo in Italia ne soffrano oltre 3 milioni di persone. Ben il 70% sono adolescenti di cui 95,9% donne e 4,1% uomini. Si tratta di un male devastante, che finisce col logorare chi ne soffre e tutte le persone che le vivono intorno: genitori, fratelli, amici, parenti.

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