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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
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Fotovoltaico: a Montalto un impianto grande 95 campi da calcio, altri tre parchi fra Viterbo e il litorale

Solo gli impianti tra il capoluogo e Montalto di Castro daranno lavoro a quasi 200 persone. Sotto i panelli anche ulivi e alveari

Le pianure soleggiate e la diffusa possibilità di allacci stanno facendo sì che la Tuscia sia zona privilegiata per la realizzazione di impiati fotovoltaici. Solo tra Montalto di Castro e Tuscania è presente il 78% delle strutture a terra dell'intera regione. E non finisce qui.

Impianto da 68 ettari

A Montalto è stata avviata la realizzazione di un mega impianto fotovoltaico che entrerà in funzione nel 2024. Il nuovo parco solare occuperà un'area stimata di 68 ettari, equivalente a 95 campi da calcio, e sarà costituita da 78mila pannelli con potenza di 625 Watt di picco. La centrale produrrà annualmente 95 gigawattora. A seguirne la fase di costruzione e manutenzione è la Sunnerg group.

Tre parchi tra Viterbo e Montalto

Altri tre impianti sorgeranno tra Viterbo e Montalto. Si tratta di parchi da 135 megawatt di picco in zona Rinaldone nel capoluogo e a Campo Scala e a Mandrione nel comune sul litorale. I lavori sono stati inaugurati ieri da Bnz, produttore di energia indipendente che sviluppa, costruisce e gestisce progetti a energia solare, con un evento al teatro dell'Unione.

"La produzione di energia di questi impianti - sottolinea l'azienda - è in grado di fornire quasi il 60% del fabbisogno elettrico annuale delle città di Viterbo e Montalto di Castro". Nel capoluogo le opere compensative prevedono l'installazione di pannelli fotovoltaici in alcune scuole e su edifici dell'amministrazione comunale. "L'energia pulita generata - informa l'azienda - eviterà l'emissione di 66mila 187 tonnellate di Co2 equivalente all'anno, pari a circa 20mila voli di andata e ritorno tra Roma e Città del Messico". Ma non solo. "L'energia prodotta da questi progetti - aggiunge Bnz - consentirà di risparmiare l'uso di quasi 41,5 milioni di metri cubi di gas naturale all'anno che sarebbero stati consumati da impianti di turbine a gas a ciclo combinato per generare la stessa quantità di energia".

Impatto pure sull'occupazione, in quanto Bnz stima di creare tra i 182 e i 197 posti di lavoro diretti e indiretti entro il 2025, quando è prevista l'inaugurazione degli impianti. I progetti puntano anche a rigenerare la flora della comunità locale. "Oltre all'impatto economico positivo degli impianti sul territorio e alla loro conformità ai più elevati standard, Bnz svilupperà progetti agrivoltaici per la coltivazione di ulivi e altre piante sotto i pannelli solari, unitamente all'introduzione di alveari. Inoltre, finanzierà impianti di autoconsumo che produrranno energia pulita per le scuole pubbliche dei comuni del territorio".

Nel corso dell'evento all'Unione Luis Selva, amministratore delegato di Bnz, ha dichiarato: "È una concreta testimonianza del nostro impegno a contribuire allo sviluppo delle rinnovabili in Italia, che ha un importante potenziale in questo ambito. Essere un partner responsabile nelle comunità in cui operiamo è il nostro obiettivo, al fine di garantire che i nostri progetti possano essere un'opportunità di occupazione, di crescita sociale e ambientale e per costruire relazioni solide che assicurino il successo delle nostre iniziative a lungo termine".

Jordi Francesch, Global head of asset management e Chief risk officer di Glennmont partners di Nuveen, società di cui Bnz è parte, è intervenuto all'evento sottolineando: "La transizione energetica offre notevoli opportunità all'Italia, sia in termini di generazione di energia rinnovabile pura, sia di creazione di ricchezza per le comunità locali e di posti di lavoro associati. L'attuale contesto di emergenza climatica e di instabilità geopolitica non fa che enfatizzare ulteriormente questa opportunità".

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