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Mercoledì, 24 Aprile 2024
ACQUE AGITATE

Frontini piccona Talete: “Vogliono aumentare a 5 milioni i costi del personale e privatizzare, ci ignorano e non lo tolleriamo”

La prima cittadina in Consiglio: “Talete vuole aumentare i costi del personale ignorando i soci ed il ricorso”

Chiara Frontini estrae il piccone e colpisce Talete. In Consiglio il sindaco riferisce sull’assemblea dei soci di ieri, dalla quale è stato approvato il budget della società, documento nel quale sono contenute le risorse da destinare agli investimenti. L’approvazione è arrivata ma senza il voto del Comune di Viterbo, principale azionista di Talete, perché la prima cittadina ha dato mandato alla sua delegata Elena Angiani di votare no.  

“Ieri - ha detto Frontini - Talete ha presentato il piano operativo annuale nel quale, contrariamente all’indirizzo dato in Consulta d’ambito, si continua a prevedere le 146 assunzioni fino al 2025, già contestate nella consulta del 21 aprile. In quell’occasione, infatti, gli stessi sindaci avevano espresso parere contrario e rinviato al mittente il piano operativo annuale, perché le assunzioni devono essere 44 e si deve trattare di tecnici strettamente competenti alla presa in carico dei comuni commissariati”. Un numero ingente di assunzioni che, naturalmente, ha dei costi: “La spesa relativa al personale arriverebbe a 5 milioni e 694mila euro che corrispondono ad un incremento di 4 mln per i costi del personale”. 

Frontini afferma di aver fatto delle rimostranze di fronte all’Ato ed ai colleghi degli altri paesi, che però sarebbero rimaste inascoltate: “Il Comune ha fatto presente queste osservazioni in consulta e all’assemblea di ieri, con l’assessore Angiani che ha chiesto una revisione. Nel Poa, a pagina 13 del documento, si continua inoltre a parlare delle procedure che portano alla trasformazione di Talete in società mista, senza tenere in considerazione il percorso imbastito a luglio anno scorso. Come se il lavoro fatto da noi, nuova amministrazione di Viterbo, insieme alla presidenza dell’Ato e della Consulta, fosse inesistente”. Il riferimento della prima cittadina è alla tanto discussa privatizzazione della società, alla quale Palazzo dei Priori si è più volte opposta presentando ricorso contro la votazione con cui, nel giugno 2022, l’Ato ha dato via libera alla procedura in assenza dell’amministrazione comunale del capoluogo. 

Frontini batte su questo punto, picconando Talete e ricordando come ora i margini per ridiscutere dell’eventuale privatizzazione o meno ci siano: “Continuando ad agire come se il ricorso non esistesse e rimanendo a quando venne dato mandato di modificare lo statuto e cedere le quote al privato, Talete ignora lo sforzo fatto con l’Ato e la Consulta per affidare un incarico congiunto ad un team di esperti con l’obiettivo di fornire ai comuni un’analisi puntuale e trasparente delle finanze della società e valutare nei singoli Consigli comunali se procedere alla ricapitalizzazione oppure rivolgersi ai privati”. 

“Questa parte del percorso - ha concluso Frontini - è stata impegnativa, lunga e ricca di ostacoli, ma anche condivisa. Tuttavia, nei documenti, nulla di tutto questo è stato riportato. Talete continua a fare quello che gli pare, per questo il Comune, dopo una prima richiesta revisione, di fronte al diniego ha espresso voto contrario. La societá deve recepire il messaggio che arriva dalla politica e seguire la linea, non tolleriamo in nessun modo l’atteggiamento tenuto finora”.

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