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PROGRAMMA DI GOVERNO

Frontini presenta le linee programmatiche: ecco cosa ha promesso ai viterbesi

Il sindaco, in Consiglio, ha presentato il programma dei prossimi cinque anni di governo cittadino

Quali sarebbero state le linee programmatiche della sua amministrazione lo aveva già specificato in tutte le salse durante la campagna elettorale, ma oggi Chiara Frontini ha dovuto esporle ufficialmente in Consiglio. Una procedura, questa, necessaria ed imposta dallo statuto comunale, fortemente criticata dall’opposizione, che le rinfacciava di aver violato le tempistiche. Lei si è difesa: “Il documento non è mai arrivato in Consiglio così presto. Michelini le approvó il 10 Ottobre, Arena addirittura il 30”. In sua difesa è intervenuta anche Annalisa Pupolo, segretaria del Comune, confermando quanto detto da lei.

Sono diversi i punti d’interesse di quello che è, a tutti gli effetti, il manifesto di Frontini, primo sindaco donna della storia di Viterbo. Un libro dei sogni che, tuttavia, potrebbe scontrarsi con il difficile contesto politico odierno, come ammette lei stessa: “Non sarà un lavoro facile, il quadro economico è complesso ed i viterbesi sono disillusi e sfiduciati, ma intorno a noi c’è molto entusiasmo e noi vogliamo rispondere. Ogni azione amministrativa sarà volta ad innescare un processo di moltiplicazione economica, con l’obiettivo di far tornare Viterbo competitiva per investimenti ed iniziative attraverso il metodo gestione-sviluppo”.

Questi i punti salienti del programma: “Ci sono una serie di intersettori che verranno man mano ribaltati dagli uffici e riguardano il centro storico, la sicurezza, il personale e l’internazionalizzazione. Alcuni asset strategici sono rimasti in capo al sindaco, come il personale ed il centro storico. Chi guida il Comune deve promuovere armonia e sinergia nei vari settori, formando una squadra che sappia amministrare promuovere il territorio. Invece, il centro storico va rilanciato dal punto di vista economico, culturale e turistico, rendendo vive tutte le zone dentro le mura con un occhio di riguardo verso san Faustino e le frazioni, stando attenti ad ospitare eventi che valorizzino la storia e l’identità della città”.

Le principali novità riguardano l’internazionalizzazione, ossia la creazione di un apposito ufficio per le relazioni internazionali: “Per proiettare Viterbo in Europa e nel mondo e consentire lo sviluppo di alcuni settori come il termalismo”. Attenzione anche alla sicurezza, dove il sindaco propone un nuovo metodo: “Oltre al presidio del territorio assieme alle forze dell’ordine, al vigile di quartiere, puntiamo ad incentivare l’utilizzo di videocamere e, soprattutto, promuovere la vivibilità, perché ogni luogo vissuto funge da deterrente”. 

Altra novità, importante, riguarda il sistema di gestione dei rifiuti: “Pensiamo di rivoluzionare la Tari, trasformandola in una tariffa basata sulla produzione del rifiuto. Meno si produce indifferenziato e meno si paga”. Un occhio di riguardo per Santa Barbara: “Migliorare la viabilità e pensare a nuove strutture come, ad esempio, una cittadella dello sport”.

Non potevano mancare, infine, le società partecipate, Talete e Francigena: “L’ingresso in società dei provati deve essere considerata come l’ultima spiaggia, noi vogliamo rilanciare l’accesso al fondo perequativo”. Il resto, incremento delle piste ciclabili, miglioramento della qualità della vita, manutenzione stradale, innovazione digitale, valorizzazione del patrimonio artistico e gestione del verde pubblico.

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