Giornata della polizia locale, il comandante Vinciotti: "Noi a difesa della qualità della vita delle città"
Cerimonia a palazzo Gentili alla presenza del vicepresidente del senato Maurizio Gasparri e dell'assessora regionale Luisa Regimenti
La Tuscia celebra la polizia locale. Una giornata - la prima - voluta dalla Provincia di Viterbo, con una cerimonia che si è svolta questa mattina nel cortile di palazzo Gentili. Un'occasione, da parte di cittadini e autorità, per rendere omaggio a questo corpo. Di orgoglio per gli stessi agenti, che comunque non hanno mancato di far sentire la propria voce.
Nel suo intervento, davanti anche al vicepresidente del senato Maurizio Gasparri e all'assessora regionale Luisa Regimenti, il comandante della polizia locale di Viterbo Mauro Vinciotti non ha mancato di sottolineare le "poche tutele e l'esposizione a lavorare alla cieca, senza informazioni sull'eventuale pericolosità delle persone con cui ci troviamo a interagire". E ha parlato anche di "discriminazioni a livello normativo" rispetto agli altri corpi.
Eppure, tutto ciò non scalfisce l'orgoglio di far parte della polizia locale. "Le donne e gli uomini della polizia locale - ha sottolineato Vinciotti - sono un'eccellenza dei territori a cui appartengono. È attraverso la polizia locale che comuni e province si impegnano a dare risposte alla domanda di sicurezza che viene dai cittadini. La polizia locale contribuisce in modo determinante alla custodia del patrimonio materiale e immateriale delle città e rappresenta, per definizione, un modello di polizia di prossimità".
"Prossimità - prosegue Vinciotti - non è solo un concetto fisico ma vuol dire avere una profonda e consolidata conoscenza delle comunità in cui viviamo e operiamo. Vuol dire conoscere profondamente il territorio e le sue vulnerabilità, avere la capacità di prevenire e mediare i conflitti, saper coinvolgere i cittadini nelle iniziative di sicurezza partecipata, significa sviluppare strumenti per affrontare il tema della eterogeneità culturale e delle conseguenze sulla nostra vita".
I compiti a cui è chiamata la polizia locale sono molteplici. "La quotidiana opera - ricorda Vinciotti - di salvaguardia della vivibilità delle città e la tutela delle categoria più deboli con la lotta alla sosta selvaggia. L'impegno costante nella sicurezza stradale: nel rilevamento degli incidenti abbiamo sviluppato un grande livello di professionalità. E siamo altamente specializzati anche nei nuclei di polizia ambientale ed edilizia, a tutela dell'ambiente e del territorio. Insomma, tuteliamo quotidianamente la qualità della vita nelle nostre città".
E ancora. "Sono sempre più crescenti - evidenzia Vinciotti - anche i compiti di pubblica sicurezza, a cui non intendiamo sottrarci nonostante le minori tutele e l'esposizione a operare alla cieca senza informazioni sull'eventuale pericolosità delle persone con cui ci troviamo a interagire. È difficile comprendere - ha concluso il comandante - come a parità di doveri e di rischi il comparto della polizia locale subisca ancora una discriminazione a livello normativo".
La cerimonia è proseguita con la consegna delle benemerenze e con il concerto della banda musicale della polizia di Roma Capitale. Presenti i sindaci o loro rappresentati dei comuni della provincia e le massime autorità civili, militari e religiose della Tuscia. Tra loro, il prefetto Antonio Cananà e il presidente della provincia Alessandro Romoli.
"La polizia locale - ha detto Romoli - è il primo e insostituibile presidio di sicurezza dei nostri centri. È impossibile pensare che una comunità possa funzionare correttamente e raggiungere eccellenti livelli di sicurezza e di benessere senza il supporto e il lavoro degli agenti della polizia locale". Il presidente della provincia, rivolgendosi direttamente al senatore Gasparri, ha poi proseguito: "L'augurio è che in questa legislatura si riesca ad approvare una riforma della polizia locale che porti a un consistente ampliamento dell'organico". All'assessora regionale Regimenti, invece l'appello, affinché "la Regione Lazio investa ingenti risorse per l'acquisto di nuovi mezzi e strumenti per la polizia locale".
Dal canto suo il prefetto Cananà ha invitato gli agenti stessi ad avere "un maggior grado di autoconsapevolezza dell'importanza del proprio ruolo", e i sindaci a "potenziare gli organici, le strumentazioni e le risorse finanziarie dei corpi di polizia locale per l'affermazione della legalità".
L'assessore regionale agli Enti locali, Sicurezza e alla Polizia locale Regimenti ha espresso "gratitudine verso tutti gli agenti che indossano con orgoglio questa difesa e garantiscono sicurezza e legalità a ognuno di noi. Senza sicurezza, infatti, non c'è sviluppo". Ha poi sottolineato che la Regione è "al lavoro per un riassetto del settore. L'impegno è di valorizzare e riconoscere il ruolo e il capitale umano che le polizie locali rappresentano, partendo dal rafforzamento degli organici. Abbiamo già istituito il tavolo delle polizie locali del Lazio per aiutare i corpi ad avere più voce in capitolo".
Ha concluso Gasparri. "La legge sulla polizia locale è molto antica. Mi auguro che in questa legislatura si definisca meglio il ruolo delle polizie locali, trovando soluzioni tecniche che ne riconoscano la specificità con trattamenti economici migliori".