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Giovedì, 25 Aprile 2024
LO SFOGO / Centro Storico

Scuderi, l'imprenditore aggredito in via Marconi: "Il centro di Viterbo è peggio del Bronx, le telecamere servono a poco"

L'imprenditore, brutalmente aggredito a colpi di ombrello venerdì pomeriggio, si sfoga e punta il dito sulla sicurezza

“Si è scagliato contro di me dicendo di volermi uccidere, era una furia e non si è fermato neanche di fronte alla polizia”. È ancora traumatizzato Giovanni Scuderi, l'imprenditore ed ex candidato sindaco viterbese brutalmente aggredito a colpi di ombrello venerdì scorso a via Marconi, di pomeriggio in pieno centro storico. “Ho il morale a terra  - confessa -, il centro storico è diventato ormai peggio del Bronx. Fortunatamente non ho riportato ferite gravi, solo qualche dolore qua e là. Ma, credetemi, sarebbe potuta andarmi decisamente peggio”. 

Un’aggressione feroce, quella avvenuta attorno alle 18,30 tra il boulevard e piazza del Sacrario. “Ero in macchina - racconta Scuderi - e mi sono accostato in piazza del Teatro per una telefonata, quando ho visto uno sputo sul parabrezza. Quest’individuo ha alzato la mano tirando su il medio per mandarmi a quel paese, ma io, che non sono un rissoso, ho lasciato perdere. Dopo circa tre minuti, finita la telefonata, sono ripartito verso via Marconi e, a un tratto, ho visto una persona attraversare la strada. Io ovviamente ho rallentato fino ad arrestare l’auto e, questa persona, non l’ho vista in faccia ma ricordo avesse uno zaino, inizia a dirmi qualcosa che io non capivo. Credendo fosse qualcuno che mi conoscesse, quando mi ha detto di scendere io sono uscito dalla macchina. Prima mi ha detto ‘adesso ti ammazzo’, poi ha tirato fuori un ombrello e ha cominciato a colpirmi in testa e in faccia, dandomi anche un calcio sullo sterno e sputandomi di nuovo addosso”. 

L’aggressore, un triestino, è stato prontamente arrestato grazie anche all’intervento di un passante che ha sventato il peggio. “Non avevo mai avuto nulla a che fare con lui, neanche lo avevo mai visto. Non credo avesse problemi con me, in 58 anni non mi è mai capitato niente di tutto questo”. L’uomo era una furia: “Mi hanno detto che nello zaino aveva pure un rasoio e che, a quanto pare, era arrivato da Trieste. Credo fosse fuori di testa, anche di fronte ai vigili urbani e alla polizia era implacabile e continuava ad urlare e divincolarsi”. Quanto accaduto per Scuderi è surreale: “Si sta meglio fuori che dentro le mura, ormai la delinquenza in centro dilaga. Sono senza parole, non voglio esagerare ma è ora che si cominci a fare qualcosa sulla sicurezza. Non penso che le telecamere siano il deterrente adatto, serve dell’altro, ad esempio dei presidi fissi e mobili perchè stavolta è toccato a me ma, purtroppo, la prossima volta potrebbe toccare a chiunque”.

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