Il giro delle sette chiese, il primo con i minifacchini (anche bambine), e l'omaggio a Paternesi | FOTO
I facchini sono tra le vie della città per il tradizionale giro delle sette chiese prima del ritiro al boschetto dei Cappuccini
Facchini di santa Rosa, si parte per il giro delle sette chiese. Insieme a loro per la prima volta tutte le 25 ragazze che quest'anno sono entrate a fare parte del Comitato centro storico e una rappresentanza di minifacchini.
"L'ingresso di bambine e ragazze - afferma il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini - è stata una scelta coraggiosa. Loro, delle famiglie e del Comitato centro storico. Il primo settembre sono state bravissime. Ma duole aver letto, nel 2023 quando le donne hanno dimostrato non solo di essere al pari degli uomini ma molto meglio, cose insopportabili, vergognose e scandalose, venute soprattutto da altre donne".
C'è chi ha "accusato" di aver stravolto la tradizione. Mecarini replica: "La tradizione non è un monolite ma si evolve nel tempo e con i tempi. È stato un regalo grandissimo, grazie". Patrizia Nardi della Rete delle grandi macchine a spalla sottolinea come così si sia "raggiunto uno degli obiettivi di medio periodo del riconoscimento Unesco, ossia la parità di genere".
Il neopresidente del Comitato centro storico Gianni Baiocco, nonché facchino, rivendica la scelta. "È frutto della sensibilità maturata dal fatto che faccio parte di questa famiglia da quando ho 3 anni - dice -. Abbiamo semplicemente accolto le esigenze di tante bambine. Certo, abbiamo rotto uno schema e la speranza è che questa scelta si possa ampliare anche agli altri Comitati".
Durante il giro delle sette chiese la prima sosta è al monumento dei facchini in piazza della Repubblica. Lì il tributo a chi l'ha realizzato: il maestro Alessio Paternesi, da poco scomparso. Poi le chiese di Sant'Angelo in Spatha, Santa Maria Nuova, San Francesco, della Trinità dove i facchini intonano l'inno "Mira il tuo popolo" dedicato alla Madonna.
E ancora la visita al monastero di santa Giacinta Marescotti, dove i facchini ricevono dalle suore la foglia colta dalla pianta di santa Giacinta come auspicio di un buon trasporto. Al Sacrario la deposizione di una corona ai caduti. In piazza San Lorenzo la tradizionale foto sulla scalinata di palazzo dei Papi. Infine, il santuario di santa Rosa per un omaggio alla patrona.
Poi la partenza per il ritiro dai frati Cappuccini. Al boschetto si mettono a punto gli ultimi dettagli e ci si prepara alla serata. Dalle 20,30 i facchini sono sul percorso diretti a San Sisto. Ad attenderli c'è Gloria, per l'ultima volta, e una città pronta a sostenerli e a vivere insieme un'altra serata memorabile.