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LA CITTÀ CHE RINASCE | Il futuro dell'antico lavatoio di San Faustino: "Affidarlo a giovani artisti"

Nella vasca tornerà a scorrere anche l'acqua. L'assessore Floris mette le quattro frecce alla seconda parte del progetto che prevede l'esproprio di un terreno adiacente

Riqualificato l'antico lavatoio di via Signorelli, a San Faustino, la speranza è che non torni più a essere ricettacolo di rifiuti, sporcizia e droga. Il Comune di Viterbo, nel presentare l'intervento, ha assicurato che dal canto suo farà il possibile per sventare un ritorno del degrado. "A breve - hanno annunciato la sindaca Chiara Frontini e l'assessore Stefano Floris - verrà attivato l'impianto di illuminazione, che servirà non solo a rendere visibile e valorizzare il lavatoio ma anche a scoraggiare chi ne vorrebbe fare un 'nascondiglio' per le sue attività più o meno lecite. A tal proposito è prevista anche la chiusura con delle grate e un cancello, che ovviamente non impattino sul manufatto, e l'utilizzo di dissuasori per i piccioni".

Restauro lavatoio San Faustino-2

Ma anche i cittadini devono fare la loro parte. "È stato restituito alla città uno spazio importante e storico ma ora i cittadini devono prendersene cura", è l'appello dell'assessore ai Lavori pubblici Floris. "Uno spazio - gli fa eco la sindaca Frontini - che non sia solo da ammirare e contemplare, ma che abbia un'anima come quella che in passato le davano le lavandaie che qui venivano a lavare i panni". E il futuro del lavatoio potrebbe andare di pari passo con quello delle nuove generazioni. "L'idea - rivela Frontini - è affidare e dare in gestione questo luogo a dei giovani artisti che possano farlo vivere".

GALLERY | Lavatoio via Signorelli a San Faustino

In quattro mesi la struttura è tornata a risplendere: i lavori, iniziati a gennaio, si sono conclusi a fine maggio. "Il prossimo passo - annuncia Floris - è quello di riportare l'acqua nella vasca. L'impianto di ricircolo è stato predisposto, bisogna solo farlo entrare in funzione".

A occuparsi dell'intervento è stata la ditta Ciorba. "È un orgoglio aver potuto recuperare un manufatto così storico e importante per la città - afferma Ombretta Ciorba -. Era messo davvero male. Gli operai ci hanno trovato di tutto, anche un frigorifero. Il tetto, pericolosissimo perché a rischio crollo, è stato demolito e ricostruito da capo. Fortunatamente, invece, il lavatoio stesso era intatto e ha avuto bisogno solo di piccoli ritocchi".

Restauro lavatoio San Faustino-3

Entusiasta, la sindaca Frontini lo definisce "un intervento splendido, che restituisce alla città un importante pezzo della sua storia. E ciò ci inorgoglisce. I lavatoi fanno parte della socialità e delle interazioni di una comunità. Il restauro di questo in via Signorelli rientra nel progetto di recupero di tutto il quartiere San Faustino, su cui stiamo investendo tanto. Dal portare il mercato a piazza della Rocca alla riqualificazione di piazza della Trinità e piazza San Faustino, passando per l'organizzazione di eventi e iniziative sociali. Il prossimo passo sarà sbloccare la situazione delle scuderie Sallupara".

Nel rivendicare che il restauro del lavatoio è stato da lei "fortemente voluto, progettato e finanziato" quando era assessora nella giunta Arena, l'attuale consigliera di FdI Laura Allegrini ha parlato di una seconda fase: l'esproprio di un terreno adiacente per rendere visibili la torre pentagonale dietro il manufatto e le vicine vie del Pilastro e viale Bruno Buozzi. "Ringraziamo Allegrini per la sensibilità dimostrata al progetto - replica Floris -. L'apertura sarebbe cosa bella ma da valutare, non lo abbiamo ancora fatto".

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