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Lunedì, 2 Ottobre 2023
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Nuova macchina di santa Rosa, Frontini: "Dies natalis sarà il simbolo della viterbesità nel mondo"

La sindaca Chiara Frontini sulla nuova macchina di santa Rosa targata Raffaele Ascenzi

Continuano gli attestati di merito e di stima nei confronti di Raffaele Ascenzi, ideatore della nuova Macchina di santa Rosa. Non poteva non partecipare la sindaca Chiara Frontini che, subito dopo la presentazione del bozzetto, si è congratulata con l'architetto, fresco vincitore del concorso d'idee.

"Dentro questa creazione c'è tutto quello che ci doveva essere. La città, il Sodalizio dei facchini, il Giubileo, la rete Gramas e l'Unesco. Dies Natalis è bella e degna di una Viterbo che vuol guardare e volare in alto, che si sta per candidare a capitale europea della cultura 2033. Racconta la storia della città, della fede di un popolo che torna a essere orgoglioso di se stesso e della sua identità. Una macchina dove anche Rosa guarda in alto, così come in alto deve puntare la città di Viterbo".

L'encomio prosegue: "Questa opera accompagnerà il deposito del dossier alla candidatura a capitale europea della cultura e accompagnerà tante altre sfide. Sarà all'altezza delle ambizioni dei viterbesi e del Comune. È esattamente quello che avevamo chiesto ai partecipanti che hanno presentato i loro progetti". E, a tal proposito, Frontini ringrazia anche gli altri ideatori: "Sono stati tutti grandi, offrendo alla città la loro arte. In particolare mi rivolgo a Gianluca Di Prospero, secondo classificato, e ad Alfredo Giacomini, terzo. Voglio menzionare anche Michele Telari, che ha accettato il risultato e si è complimentato con il vincitore. Tutti loro sono persone appassionate, che sentono santa Rosa e hanno questa festa nel sangue, scolpita sotto la pelle. La loro dedizione è la stessa dei facchini".  

I riflettori, però, erano tutti per Ascenzi. La prima cittadina ha concluso: "Questa è una Macchina che rappresnta un sogno che diventa realtà e ripercorre lo spirito e l'attaccamento dei viterbesi alla loro festa. Raccoglie questo amore, lo culla e lo lascia andare, proprio come un genitore con il proprio figlio. Dies natalis sarà per sempre nostra, nel segno del decennale del riconoscimento Unesco e dell'anno del Giubileo, per fare in modo che i valori del 3 settembre diventino patrimonio universale di tutti. In poche parole, porterà Viterbo nel mondo, la nostra arte e la nostra cultura fuori dai confini della provincia". 

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