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Venerdì, 19 Aprile 2024
APPROVATO IL REGOLAMENTO

Matrimoni civili, ora ci può sposare anche in luoghi privati. Proposte villa Lante, pratogiardino e Ferento

Il Consiglio ha approvato il nuovo regolamento su matrimoni ed unioni civili, che prevede l'istituzione delle case comunali. Il consigliere Ciorba lancia la proposta: "Facciamo sposare anche a Villa Lante, Prato Giardino e Ferento"

Sposarsi a Prato Giardino, Villa Lante o all'anfiteatro di Ferento? In un futuro prossimo potrebbe essere realtà. Il Comune ha infatti approvato il nuovo regolamento sui matrimoni e le unioni civili, che da oggi potranno essere celebrati anche in strutture private. Come spiegato in questo articolo (inserire link di Whatsapp), il documento sottoscritto dal Consiglio comunale rappresenta un grande passo in avanti per la città, dato che, finora, non era possibile sposarsi in altri luoghi che non fossero la sala di piazza Fontana Grande.

Con il nuovo regolamento, ideato dai consiglieri Letizia Chiatti e Luigi Gioiosi, sono state istituite le cosiddette "case comunali", ossia strutture private come ristoranti, agriturismi, palazzi dall’importante valore storico e simbolico o spazi creati e gestiti ad hoc in cui poter dire il fatidico sì. Tutte queste location saranno inserite all'interno di un elenco, stilato dalla giunta, che verrà aggiornato semestralmente. Ma il Consiglio è intervenuto anche sulla parte pubblica: oltre alla sala di Fontana Grande, sarà possibile utilizzare anche la Sala delle Bandiere, la Sala Regia, la Cappella Palatina ed il cortile di Palazzo dei Priori. Ma c'è chi vuole di più come Marco Ciorba, che ha proposto di rendere fruibili anche luoghi più suggestivi:  “Speriamo di poter inserire Prato Giardino tra gli uffici distaccati e dare la possibilità di far sposare anche lì, sarebbe un atto utile per la rivalutazione del parco. Poi mi auguro che si possa intavolare una discussione con il MiBact per fare lo stesso a Villa Lante e spero possa interessare questo discorso anche ai proprietari dell’anfiteatro romano di Ferento. Poter rendere utilizzabili questi siti di pregio ci daranno la possibilità di far conoscere la nostra città. Saranno d’interesse per molti operatori nazionali ed internazionali del mondo del wedding. Viterbo, come sappiamo, è sempre stata esclusa da sempre da questo mercato, è ora di farcela entrare”. 

Adesso che il regolamento è approvato bisognerà avviare le successive procedure per permettere ai siti interessati di trasformarsi in case comunali e, dunque, ottenere l’abilitazione per poter celebrare i riti. Poi ci sarà la pubblicazione di un avviso e la manifestazione d’interesse. Infine, un albo con tutti i siti, che verrà aggiornato e vagliato dalla giunta semestralmente. Ci sarà da mettere mano, ovviamente, anche alla regolamentazione, presumibilmente con lo strumento dei contratti in comodato d’uso.

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