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Martedì, 23 Aprile 2024
VERSO LA PRIVATIZZAZIONE

TALETE | Riparte la marcia verso la privatizzazione, Genova ai sindaci: "40 milioni di debiti, ora trovare soci"

L'amministratore della società fa il punto sulla situazione economica e accelera verso la privatizzazione

La corsa di Talete verso la privatizzazione riparte di gran carriera. Ieri, in Provincia, l’amministratore Salvatore Genova ha fatto il punto sullo status economico-finanziario della società, ribadendo la necessità di doversi rivolgere ad un partner privato. Come ormai noto da mesi, alla finestra rimangono Acea, Suez e A2A. 

Nonostante la questione sia sul tavolo da quasi due anni, finora non si è mai riusciti ad intavolare e concludere una trattativa reale e credibile. Ma a preoccupare Genova e diversi sindaci, oltre al tempo che scorre inesorabilmente, c’è anche il fardello dei 40 milioni di debiti, cui Talete non può sopportare da sola. Dato che la pista che portava alla ricapitalizzazione si è raffreddata nelle ultime settimane, l’unica opzione percorribile rimane la privatizzazione. Ma il quando e il come, due avverbi non da poco, sono ancora ben lontani dall’essere definiti. 

Oltre alla situazione finanziaria, Genova ha fatto il punto pure sui vari comuni che devono entrare in Talete, focalizzandosi anche sulla situazione depurazione. La settimana scorsa, l’ingegnere ha presenziato alla conferenza di Mauro Rotelli, nella quale il deputato di FdI, presidente della commissione Ambiente alla Camera, ha parlato proprio di depurazione, in particolare del fiume Marta. L’impegno della società, stando a quanto riferito, rimane, così come per tutte le altre situazioni critiche. Si è parlato, infine, anche dei vari sportelli che ci sono su territorio della Tuscia, i quali devono essere risistemati. L’idea era quella di dividere la provincia in 6 fasce con un comune capofila,  ma la proposta non è piaciuta ai sindaci ed è stata rinviata.

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