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TALETE | I creditori battono cassa, il saldo è positivo ma i debiti rischiano di aumentare: il futuro è un rebus

Focus sullo stato economico e finanziario della società idrica

Bene ma non benissimo. In termini filosofici si direbbe che la Talete è viva, ma che non si sente poi così bene. Alla conferenza dei sindaci, l’amministratore Salvatore Genova ha dovuto fare il punto sullo status economico-finanziario della società, parlando di debiti, crediti, saldi è quant’altro. Spoiler: alcuni aspetti sono positivi, altri per niente. 

Il tasto dolente, senz’altro, sono i debiti. 40 milioni, per la precisione. Una cifra ingente che, come ovvio che sia, preoccupa e non poco i creditori. I quali, come annunciato dallo stesso Genova, starebbero cominciando a battere cassa: “Ci sono continue richieste di sollecitazioni di pagamento da parte dei fornitori”, ha detto di fronte ai primi cittadini l’ingegnere, che poi ha anche illustrato la sua personale soluzione. Ormai la conoscono tutti: la cessione del 40% delle quote societarie ad un soggetto totalmente privato. 

La buona notizia è invece il saldo chiuso in verde: 90mila euro di positivo. Ciò significa che l’impiego di capitale fresco servirà solo per sistemare la situazione debitoria. Ma il rischio è che i 40 mln possano aumentare, pregiudicando in maniera irreversibile il destino della società. A breve, infatti, Talete dovrà accogliere i trenta comuni mancanti, sobbarcandosi i costi dell’operazione. Per non correre questo rischio, l’idea è quella di indire il bando dopo aver rivisto il piano d’ambito e quello industriale, così da poter risultare più attraenti agli occhi di potenziali nuovi partner privati. Il tempo, però, scorre inesorabile.

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