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Martedì, 16 Aprile 2024
LA CITTÀ CHE CAMBIA

Frontini presenta tutti i progetti del Pnrr: 50 interventi per 66 milioni di euro, ecco come cambia la città

Il sindaco illustra tutti gli interventi previsti per quel che riguarda Pnrr, Vetus Urbs e gli altri fondi: obiettivo 2024

“Entro dicembre abbiamo bandito il maggior numero possibile di gare per accedere e avere un extra budget sui progetti del 10 o del 20%”. Obiettivo centrato da Chiara Frontini, che oggi ha presentato i 50 progetti del Pnrr. Contributi extra portati a casa, non senza fatiche: “Da aprile a dicembre, in 4 mesi abbiamo terminato le procedure di gara in anticipo. Uno sforzo ripagato, 11 gare sono già fuori e 2 milioni già guadagnati così”. La città, sperando che tutto vada per il verso giusto, cambierà volto nei prossimi anni. Il termine di fine lavori previsto per tutti i progetti è il 2026. 

A seguire l’imbastitura delle pratiche una task force, coordinata dal capo di gabinetto Umberto Di Fusco. “L’esigenza di un coordinatore - ha spiegato - è stata voluta dalla sindaca ed era collegata al fatto che, su questa massa di progetti, c’era un mare di nebbia. Dovevamo diradarla per capire quale fosse l’impatto e come poterli realizzare”. Una frecciata alla passata amministrazione: “Abbiamo verificato che alcuni progetti, come la pista ciclabile, erano divisi tra i due assessorati, un pezzo ai Lavori pubblici e un pezzo all’Urbanistica. Nessuna polemica, solo per farvi comprendere cosa abbiamo trovato”. I tempi stretti hanno messo ulteriore pressione: “Insieme agli uffici abbiamo dovuto organizzare e pianificare in tempi brevissimi. Dovevamo disperatamente far arrivare in porto il primo vascello, quello da 2 mln. Ci siamo riusciti. In questo momento, entro in una città con un cartello d’ingresso storto, scolorito. La mia speranza, da viterbese acquisito, è quella di vedere un cartello bellissimo, lucente e con una bella scritta, che sia piacevole per i turisti e per i residenti”.

Emanuele Aronne, assessore all’Urbanistica, ha illustrato dettagliatamente il quadro. Prima però, una premessa: “Unindustria disse che la vera sfida era quella di mettere a terra i soldi. Con un pizzico orgoglio, posso dire che abbiamo accettato la sfida ed oggi siamo qui per rilanciarla. Siamo in linea, presentiamo il primo passo perché la sfida è finire i lavori, non esistono altri passaggi. La città sa bene cosa sono le opere incompiute, noi pure e non vogliamo assolutamente crearne altre”. 

Nel dettaglio, nei 50 progetti rientrano non solo quelli del Pnrr ma anche il programma Vetus Urbs, la riqualificazione di Bagnaia e quelli finanziati dal Mite. Il termine ultimo dei lavori, come detto, marzo 2026. In totale, 66 milioni di euro. “Da 900mila euro a 1 milione per le case minime del Carmine, efficientamento energetico per la scuola materna San Pietro, da 300mila a quasi 500mila euro. Poi la riqualificazione degli spazi verdi che collegano Carmine e Pilastro, dove c’è anche un orrido (una cascata), non ancora bandito, per 2 milioni. L’elenco prosegue con la passeggiata ecologica attorno alle mura (costo 3mln), la ristrutturazione dello stadio Rocchi, i 14 km di pista ciclabile da 1 milione e mezzo, i 2 parcheggi al Carmine e al Pilastro per 700mila euro e il parcheggio interrato, non al Sacrario ma a viale Capocci, per cui Ferrovie dello Stato ha approvato lo studio fattibilità per 4 milioni e mezzo. Chiudono la lista la piscina comunale (1 mln e mezzo), l’istituzione del servizio di bike sharing (266mila euro), il restyling del PalaMalè (1 mln), l’abbattimento delle barriere per disabili al museo dei Portici, l’intervento Ater per il superbonus alle case popolari del Carmine (4 milioni), l’efficientamento energetico all’Itis e, infine, il completamento del Plus, l’ex centro ricreativo di Valle Faul.

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