La qualità della vita non migliora, a Viterbo resta scarsa
La provincia continua a essere "rimandata", nonostante abbia guadagnato una posizione rispetto al 2021 nella classifica di Italia oggi
A Viterbo la qualità della vita non migliora: resta scarsa. È quanto emerge dall'annuale classifica di Italia Oggi, la 24esima, realizzata con l'università La Sapienza di Roma e Cattolica assicurazioni, che colloca la Tuscia in 69esima posizione. Pur avendo salito un gradino rispetto al 2021, quando era 70esima, Viterbo resta nella parte bassa di questa classifica che "indaga" sulle 107 province d'Italia. La Tuscia, per la precisione, è nel terzo gruppo individuato da Italia oggi: quello degli scarsi. Dietro ci sono gli insufficienti, mentre prima si trovano i 64 territori la cui qualità della vita è stata giudicata buona o accettabile.
Qualità della vita nel Lazio
Guardando il Lazio, è ritenuto accettabile il vivere a Roma e a Rieti. La Capitale è stata collocata in 53esima posizione (lo scorso anno era 54esima), mentre il capoluogo della Sabina ha scalato tre posti ed è arrivato 64esimo. Rispetto al Viterbese, fanno peggio le province di Latina e Frosinone. Per quanto riguarda la prima, nonostante il salto di sei posizioni (dall'82 al 76), la qualità della vita resta scarsa. Idem per il capoluogo ciociaro, 78esimo (nel 2021 era 80esimo).
Qualità della vita in Italia
In Italia il vivere è buono o accettabile in 64 province su 107, secondo Italia oggi. Sul podio della classifica si trovano Trento, Bolzano e Bologna. Fanalino di coda, invece, la provincia di Crotone. Dall'indagine emerge una netta spaccatura tra centro-nord da un lato, sud e isole dall'altro: nessuna provincia meridionale o insulare, infatti, è nel primo gruppo. Lo studio evidenzia anche come le grandi aree urbane abbiano retto meglio alla pandemia da Coronavirus che ha invece affossato ulteriormente diverse aree meridionali e insulari.