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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I viterbesi riciclano sempre meno rifiuti elettronici

Il trend negativo è stato presentato nel rapporto 2022 del Centro coordinamento Raee

Cala il corretto riciclo ma, quanto meno, rispetto al resto dell’Italia il Lazio mantiene livelli accettabili. È stato pubblicato il “Rapporto regionale Raee” relativo al 2022, realizzato dal centro di coordinamento raee e dedicato a tutte le regioni. Si tratta, in sintesi, di come e quanto gli italiani, e anche i laziali, riciclano piccoli e grandi elettrodomestici e il resto degli apparecchi elettronici (come gli smartphone), divenuti ormai elementi imprescindibili della nostra quotidianità. Lo scorso anno gli italiani sono stati meno virtuosi del solito e il Lazio non ha fatto differenza.

Dispersione dei Raee

Il report, raccogliendo i dati relativi al 2022, spiega che il fenomeno della dispersione dei Raee e il mancato conferimento da parte dei cittadini, soprattutto dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni, hanno fatto registrare numeri più alti rispetto a quelli relativi alla raccolta. I volumi avviati a corretto riciclo si fermano a 361mila 381 tonnellate, in diminuzione del 6,2% rispetto al 2021. La contrazione, con percentuali differenti, riguarda tutte le regioni ad eccezione della Puglia e della Sicilia, e tocca tutti e cinque i raggruppamenti.

La gestione illegale dei rifiuti

Secondo il presidente del Centro coordinamento Raee, Alberto Canni Ferrari, “si rendono necessarie attività congiunte e complementari per favorire l’aumento della quantità di Raee avviati al corretto trattamento. Sforzi nella raccolta e nella microraccolta e controlli su tutto il territorio nazionale mirati a contrastare fenomeni di gestione illegale non possono che essere le due direttrici verso le quali è necessario muoversi”.

Il Lazio

Il Lazio, che prima del 2022 aveva sempre fatto registrare dati in crescita rispetto al riciclo, inverte il trend positivo e registra un calo del 5,3%, comunque più contenuto rispetto al -6,2% della media nazionale. Male, invece, il valore pro capite, ovvero quanti chilogrammi di rifiuti Raee sono stati raccolti per ogni abitante della regione. Tenendo presente che il limite minimo imposto dall’Unione europea è di 11 kg/ab, nel Lazio si arriva a mala pena a 5,43 kg/ab, ben al di sotto della media nazionale del 6,12 kg/ab.  

Le province

Ovviamente i dati cambiano, e di molto, a seconda delle province che sono tutte accumunate da una contrazione dei rifiuti accolti. Quella di Roma è la provincia più virtuosa, con una decrescita dell’1% rispetto al 2021, seguita da Viterbo, -8%. Latina perde il 16,1% dei volumi, ma eccelle per raccolta pro capite, con 9,92 kg/ab. Nella provincia di Roma, che da sola raccoglie il 70% del totale, la percentuale di Raee ritirati dai retailer di prodotti elettronici, ovvero dai rivenditori che ritirano il vecchio apparecchio gratuitamente al momento dell’acquisto di uno nuovo, raggiunge il 42%. Al contrario, a Viterbo, Frosinone e Rieti i rifiuti elettronici sono ritirati quasi interamente dai centri di raccolta.

Cosa si raccoglie

Molto interessanti sono i dati che riguardano gli apparecchi raccolti correttamente. I laziali sembrano avere un certo affetto per televisori e monitor. Infatti, la categoria R3, proprio quella degli “apparecchi con schermi”, registra un aumento della raccolta pari al 3,3%. La provincia di Roma è quella che raccoglie di più, con un incremento rispetto al 2021 del 14,8%. Per quanto riguarda gli altri raggruppamenti, su base regionale i dati indicano una flessione nella raccolta nel 2022: -6,4% per freddo e clima (condizionatori e frigoriferi), -8,5% sui grandi bianchi (lavatrici, asciugartici ecc), -7,1% per ped ed elettronica di consumo (aspirapolvere, macchine per cucire, friggitrici, frullatori, computer, telefoni cellulari ecc), -2,8% sulle sorgenti luminose.

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