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Venerdì, 19 Aprile 2024
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE

Talete, la sindaca di Viterbo: "Abbiamo fatto ricorso contro la decisione di vendere le quote ai privati". Insieme al capoluogo altri cinque comuni

I sei comuni si sono rivolti al Tar contro la cessione del 40% delle quote delle società idrica ai privati

"Abbiamo fatto ricorso contro la decisione di vendere le quote di Talete ai privati". Una mossa attesa, ma di cui la sindaca di Viterbo Chiara Frontini ha dato conferma. Davanti al Tar del Lazio il comune impugna l'atto con cui i sindaci-soci della società idrica hanno dato il via libera alla ricerca di privati, interessati a rilevare massimo il 40% del capitale, per reperire finanziamenti per Talete. Il comune di Viterbo, allora commissariato, non ha preso parte a questa riunione.

"Una decisione presa due giorni prima delle elezioni, con il comune capoluogo commissariato che non si è espresso", sottolinea Frontini. Il ricorso "lo abbiamo fatto insieme ad altri cinque comuni soci, che ringrazio di cuore per la sensibilità dimostrata". Si tratta di Tarquinia, Vasanello, Monte Romano, Soriano nel Cimino e Sutri. Anche loro si sono rivolti al tribunale amministrativo.

"Lo abbiamo fatto - fa sapere dal canto suo Frontini - perché era un impegno preso nei confronti dei viterbesi. Lo abbiamo fatto perché prima di dire “non c’è alternativa”, le alternative vanno percorse con convinzione. Dicevano che non saremmo andati fino in fondo. Dicevamo che saremmo stati soli. E invece, eccoci qui. Non è solo una scelta di coerenza, ma di buonsenso".

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