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Domenica, 3 Dicembre 2023
LOTTA AL DEGRADO / Caprarola

Volontari puliscono le campagne di Caprarola, gli agricoltori ringraziano: "Trovati animali morti, tv e calcinacci"

Le campagne di Caprarola invase da rifiuti di ogni genere, l'Associazione per la tutela degli agricoltori ringrazia i volontari del Cinghiale bianco che le hanno ripulite

Riceviamo e pubblichiamo da Fernando Monfeli, presidente Asta (Associazione spontanea per la tutela degli agricoltori)

Viviamo un’epoca storica alla deriva. Il buon senso, nella maggioranza dei casi, sembra essere irrimediabilmente perduto. La gente non esita a sporcare il mondo e la natura, nello scopo di fare bello il proprio piccolo privato. Io ho la fortuna di vivere a Caprarola, uno dei comuni più virtuosi dal punto di vista della raccolta dei rifiuti.

Il comune di Caprarola, infatti, si è dotato già da qualche decennio di un centro per la raccolta differenziata, dando la possibilità ai residenti di smaltire in modo corretto e legale ogni tipo di rifiuto, non avendo così il problema di dove buttare quello che non serve più. Ma paradossalmente, assistiamo, nelle campagne del nostro comune, a un continuo abbandono dei rifiuti, ad iniziare dalle potature e gli sfalci dei giardini delle ville, agli animali morti, ai televisori e ogni altro tipo di elettrodomestico, alle bottiglie di plastica e di vetro, ai calcinacci e, davvero, ogni altro tipo di materiale che potrebbe essere facilmente riciclato e comunque correttamente smaltito. Questo tipo di comportamento mi lascia amareggiato e abbattuto. Penso che se non ci fosse un’alternativa potrebbe essere anche comprensibile, ma che senso ha se all’interno del territorio comunale vi è un ecocentro che funziona benissimo?

Nei giorni scorsi ho incontrato un ragazzo, che conosco marginalmente da tanti anni. Questo ragazzo mi ha illustrato la sua idea rispetto ai problemi che ho appena descritto: ci vuole una presa di coscienza collettiva, bisogna aiutare gli enti pubblici che stanno in difficoltà nel gestire anche questi problemi, oltre a tutto ciò che devono garantire ai cittadini, bisogna promuovere campagne di volontariato per andare a raccogliere l’immondizia dispersa e creare della segnaletica che dissuada chi compie questo tipo di azioni e mettere dispositivi video di controllo, in modo da poter sanzionare chi dovesse perseverare in questi comportamenti, e dobbiamo portare un messaggio importante a livello scolastico, di insegnamento all’educazione civica, cosicché di riflesso arrivi questo messaggio alle famiglie. 

Sono rimasto positivamente colpito dalla chiarezza di idee di questo ragazzo che mi ha spiegato che per tentare di portare a termine le sue idee ha fondato una associazione, con lo scopo di affrontare queste problematiche a livello locale. L’associazione del “Cinghiale bianco”. 

Siamo stati subito concordi nell’idea di far collaborare l’associazione Asta con l’associazione del Cinghiale bianco, anche perché, oltre ai nobili scopi nel promuovere queste iniziative, noi come associazione agricola crediamo in una crescita della Tuscia che vada verso una promozione turistica e di eccellenza dei propri prodotti, che sarebbe impossibile da realizzare in un territorio abbandonato a se stesso e con abitudini scorrette da parte dei suoi abitanti. 

Il ragazzo in questione è Federico Burratti, al quale va tutta la mia stima e la mia ammirazione, anche per aver già iniziato nei fatti degli interventi di raccolta dell’immondizia dispersa nel territorio. A me e a chiunque si rende conto dell’importanza di affrontare queste tematiche, spetta il dovere di collaborare alle iniziative di questa neonata associazione.

Mi auguro e auguro a tutte le comunità della Tuscia di poter prendere spunto da questa iniziativa, nell’obbiettivo di realizzare al più presto un salto di qualità, che migliori la nostra vita quotidiana e permetta lo sviluppo economico e sociale di cui abbiamo urgente bisogno.

Fernando Monfeli
Presidente Asta

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