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Venerdì, 19 Aprile 2024
LO SHOW DI SGARBI

Sgarbi show: "Viterbo città più poetica del mondo, le donne viterbesi sono bellissime. Votatemi per divertirvi"

È Sgarbi show all'evento di Francesco Rocca: prima l'attacco a Frontini in difesa degli ambulanti, poi le dichiarazioni sulla mafia e sulle donne viterbesi

Doveva essere la giornata di Francesco Rocca, invece è stata quella di Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura, che nella Tuscia è assessore a Viterbo e sindaco a Sutri, è stato protagonista assoluto di un one man show che ha fatto divertire il pubblico, ed anche lo stesso Rocca, all’evento del centrodestra per le elezioni regionali. 

Salito sul palco per fare il classico endorsement al candidato presidente, Sgarbi, peraltro in lista per un posto alla Pisana da consigliere con Rinascimento, ha dato sfoggio di tutto il suo repertorio ironico e irriverente. Prima la presa di posizione sul mercatino di Natale, in netto contrasto con quella di Chiara Frontini, poi una serie di dichiarazioni su altri argomenti di punta in queste ore. “La Regione - ha esordito - per dieci anni è stata governata da ignoranti, infatti non aveva nemmeno l’assessorato alla cultura. Avete capito? La regione con la più alta concentrazione di monumenti e musei di tutta Italia e del mondo non aveva nessuno che si occupasse di cultura. C’è da ringraziare per questo l’odontotecnico Zingaretti. Affidiamo ai dentisti la cura dei beni culturali? Siamo messi male. Io sono qua perché quello che manca al Lazio sia dato, per questo ho imposto agli amici democristiani la parola ‘Rinascimento’, più bella di tutte le altre”. 

Di beni culturali ce ne sono molti nel viterbese, una terra, a detta di Sgarbi, minacciata dai mafiosi: “Con le loro pale eoliche, il fotovoltaico e altre cagate vogliono inquinarla. Noi siamo Bassano, Sutri, Nepi, Civita di Bagnoregio. Siamo le bellezze dei borghi, non un parco eolico o una distesa di pannelli fotovoltaici. Rimane aperta la questione della difesa del paesaggio agricolo dalla mafia delle rinnovabili. A Tuscania e Bolsena vogliono mettere delle pale eoliche che i cittadini non vogliono e che sono un affare per la mafia. Matteo Messina Denaro - ha rivelato Sgarbi - mi cacciò da Salemi proprio perché mi ero opposto ai suoi interessi economici, che non sono solo in Sicilia ma in tutta Italia. Il tutto con il benestare di un’antimafia che è tale solo di facciata. Bisogna valutare l’equazione eolico uguale mafia. Rischiamo di passare dalla bellezza dei paesaggi alla violenza e alla crudeltà, anche perché smontare tra dieci anni questi orrori arrugginiti sarà difficile. La trattativa con il Ministero dell’Agricoltura è che difesa territori”. 

L’Onorevole, per concludere, fa la sua personalissima dichiarazione d’amore per Viterbo e la Tuscia: “Sostengo da anni che non c’è luogo più bello della provincia di Viterbo e non c’è area più poetica nel mondo della Tuscia, quando voglio essere felice vengo qui. A Viterbo poi ci sono anche un sacco di belle ragazze e di belle donne, per cui pure per Berlusconi sarebbe il posto della felicità. Dovrei dirglielo…”. Non può mancare l’appello al voto, rigorosamente in perfetto stile sgarbiano: “Credete che debba esserci un po’ di divertimento nella politica? Se volete divertirvi votatemi, altrimenti fate che cazzo vi pare”. Un salto repentino da un argomento serio ad uno da bar, mantenendo sempre quel pizzico di ironia che non guasta mai. Vittorio Sgarbi, prendere o lasciare.

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