Allegrini risponde a Sgarbi: "Spesi 300mila euro per mostre senza rilevanza, anche l'arte deve rispettare le regole"
La consigliera di Fratelli d'Italia replica all'assessore alla Bellezza
Laura Allegrini presenta il conto a Vittorio Sgarbi: “In nove mesi avete speso 300mila euro per delle mostre viste e riviste che non hanno avuto alcuna rilevanza nazionale”. Nel question time odierno, a Palazzo dei Priori, la consigliera comunale di FdI ha replicato al critico d’arte, che all’interno del Comune di Viterbo è assessore alla Bellezza.
All’inaugurazione dell’ultima esposizione - quella su Bonaria Manca e Maria Prymachenko - Sgarbi, messo al corrente di un’interrogazione sui costi dell’evento, aveva parlato così: “Si interroghino piuttosto sulla vendita delle armi, non sull’arte. Non si fanno interrogazioni sull’arte. Qualunque cifra tu spenda per una mostra o un’esposizione, la spendi per dei valori condivisi ed universali. È sarà sempre bassa. La domanda posta da FdI è irricevibile”. Come da tradizione, però, i toni si sono successivamente alzati: “Chi fa queste polemiche - ha rincarato Sgarbi - vuole che Viterbo sia una città che poltrisce nell’incoscienza e nella mancanza di sensibilità, che sia, in poche parole, una città morta. Chi si oppone ai concetti alti dell’arte, spiega perché c’è la guerra”.
Ma la Allegrini, peraltro in corsa per un posto da assessore regionale, non condivide affatto lo Sgarbi-pensiero. Anzi. “Per stabilire se 300mila siano tanti o pochi bisogna guardare l’indotto generato. Che qui, non c’e stato. O meglio, sicuramente non è stato quello atteso. Anche l’arte e la cultura sono soggette alle regole. Nemmeno in termini di pubblicità, dato che queste mostre non sono uniche ma riciclate, viste e riviste. Neanche per Michelangelo sono venute persone”.
A “difendere” Sgarbi - assente in aula - ci ha pensato il sindaco Chiara Frontini, che ha spiegato: “I soldi della mostra andranno a scontare con i gestori gli introiti del biglietto unico. Dalle casse del Comune non è uscito un euro e non entrerà un euro”. Ma quanto costa la mostra su Manca e Prymachenko? Ben 75mila euro. Somma che sarà raggiunta tramite la compensazione con gli introiti della biglietteria fino a 35mila euro e 40mila presi dal bilancio comunale.