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TALETE | Presentata la relazione sui conti, ora si va verso la ricapitalizzazione da parte dei Comuni: Frontini porterà la discussione in Consiglio

Ieri la Consulta ha vagliato la relazione redatta dall’amministratore unico, ora si va verso la ricapitalizzazione da parte dei Comuni ma Viterbo ci pensa

Ieri pomeriggio la Consulta d’Ambito ha analizzato la relazione sui conti presentata dall’amministratore unico di Talete, Salvatore Genova. Sindaci e tecnici dell’Ato, in Provincia, hanno ascoltato l’ingegnere per comprendere quali azioni intraprendere al fine di evitare il dissesto della società.

Si va verso la ricapitalizzazione, non da parte di un socio privato, che ancora non è entrato, ma da parte dei soci pubblici, ossia i Comuni facenti parte di Talete. Manca liquidità e, dato che non sembrano esserci spiragli per trovarla tramite finanziamenti o prestiti, dovranno essere tutti i sindaci a mettere mano al portafoglio per rimpinguare le depauperate casse societarie. Sempre che questi siano d’accordo, altrimenti bisognerà discutere nuovamente o di privatizzazione o di libri da portare in tribunale.

Il Comune di Viterbo, in virtù delle maggiori quote azionarie, dovrà ricapitalizzare per 4 milioni che, a fronte di un milione di credito, diventeranno tre. Ma Chiara Frontini, appena arrivata e già con l’acqua alla gola, vuole vederci chiaro. Ha chiesto a Genova tutta la documentazione contabile inerente a crediti e debiti tra Palazzo dei Priori e Talete, manifestando l’intenzione di voler portare la discussione in Consiglio comunale, forse già settimana prossima. E il finanziamento da 40 milioni targato Arera? Niente da fare, si allontana sempre di più. Anche la stessa Frontini, una volta compreso quali paletti ha imposto l’autorità (aumento ed allineamento delle tariffe, smantellamento del debito societario) ha capito che l’ipotesi è ormai quasi definitivamente sfumata. E poi serve ad ogni costo liquidità.

Il piano d’ambito e di ristrutturazione aziendale, ossia il vero e proprio documento redatto da Genova, sarà consegnato solo alla metà del mese. A metà novembre, infatti, si terrà l’assemblea dei soci. La situazione, per bocca della governance della Spa, è quasi compromessa e tutte le soluzioni alternative alla ricapitalizzazione - compresa l’azienda speciale - sono state inserite nella relazione. “Non è compatibile con i debiti societari, che richiedono un intervento esterno tramite ingresso di privati o finanziamenti da terzi”, così è stato motivato il no alla proposta di alcuni sindaci per la trasformazione di Talete. Di commenti ufficiali, per il momento, nemmeno l’ombra. Tutto tace dai corridoi di palazzo, però il tempo stringe e la situazione è sempre più nebulosa.

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