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Mercoledì, 29 Novembre 2023
L’INIZIATIVA

I ragazzi speciali viterbesi narratori della via Francigena: accoglieranno i pellegrini lungo il percorso

Premiati in Comune i ragazzi del centro polivalente l’Arcipelago, che da oggi sono ufficialmente narratori della via Francigena

Nove ragazzi diversamente abili di Viterbo, da oggi, sono ufficialmente narratori della via Francigena. Accoglieranno i pellegrini lungo il percorso, nei luoghi preposti, in collaborazione con l’ufficio turistico cittadino, dove timbreranno anche i passaporti dei camminanti. È questo il frutto del progetto “La via Francigena per il benessere comune”, promosso dalla Regione Lazio ed attuato, per quel che riguarda la Tuscia, dalla cooperativa Alicenova e dal Comune. Fautrice dell’iniziativa l’ex assessore regionale Alessandra Troncarelli, per Palazzo dei Priori invece il coordinamento è stato guidato dalla consigliera Alessandra Croci.

Katia Scardozzi, Chiara Frontini ed Alessandra Croci-2

I nove ragazzi speciali sono stati formati presso il centro polivalente l’Arcipelago, dove hanno imparato a conoscere le caratteristiche della via Francigena in tutte le sue sfaccettature fino a raggiungere il ruolo di narratori. Avranno turni di accoglienza presso la pensilina del Sacrario, dove provvederanno all’ospitalità dei pellegrini. Immagazzinando le conoscenze, i giovani sono diventati parte attiva in qualità di volontari e, come detto, presteranno il loro servizio in ausilio al personale dell’uficio turistico, in totale autonomia. Il progetto è nato grazie alla Regione, la quale ha stanziato fondi destinati alla costruzione di centri polivalenti, 750mila euro per ogni centro. In tutto, nel Lazio, ce ne sono quattro, uno di questi a Viterbo che comprende anche Rieti.

La consigliera Alessandra Croci-2

“Si tratta - ha spiegato il sindaco Chiara Frontini - di un programma di inclusione a 360 gradi e lungo un percorso di fede, al di là dell’aspetto turistico, il pellegrino percorrendolo si eleva e si avvicina alla sede della santità. Tutto questo ci onora, perché abbiamo sempre voluto fare in modo che la Francigena fosse alla portata di tutti e conosciuto da chiunque, accessibile ad ogni tipologia di pellegrino sia per mezzo che per abilita. Questo è per noi un punto centrale. I ragazzi hanno condotto un’esperienza formativa e professionalizzante lungo il tracciato di un itinerario di fede, questo mette insieme la promozio turistica, l’inclusione, la formazione e l’autonomia”.

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