51 quintali e 34 chili, questo il peso di Gloria. Stamani, alle 8 spaccate, iniziate le operazioni di pesa da parte dell'Esercito. I militari del quarto reggimento “Scorpione” dell'Aviazione, con l’ausilio di un moderno macchinario elettronico utilizzato per pesare gli elicotteri CH, quattro martinetti e quattro celle di carico con cavi, sono riusciti a stabilire con esattezza le misure della macchina.

Come stabilito dal comune in sede d’appalto, Gloria non avrebbe dovuto superare i 52 quintali e mezzo, limite massimo di peso. I nove specialisti messi a disposizione dai baschi azzurri hanno posizionato i martinetti in corrispondenza dei quattro punti di sollevamento, poi, li hanno sollevati. Al termine di questa operazione, la macchina di Santa Rosa è stata messa “in bolla”, così da essere posizionata perfettamente in piano. Compiuto questo step, gli esperti del reggimento di sostegno dell’Aviazione hanno potuto leggere il suo peso totale e quello su ognuno dei quattro angoli. Conoscere questi ultimi, in particolare, è fondamentale per pensare a tutti gli aggiustamenti, realizzati grazie ai tiranti di regolazione, da fare per non sbilanciare il peso. Difatti, in un primo momento, era stata registrata un’anomalia sugli angoli, poi prontamente corretta apportando le modifiche necessarie.

GALLERY | La pesa di Gloria, la macchina di santa Rosa

Alla pesa, presenti tutte le massime autorità, a cominciare dal prefetto Cananà. Massiccia la presenza dell’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Chiara Frontini, il suo capo di Gabinetto Umberto Di Fusco, l’assessore Stefano Floris e il capogruppo Giancarlo Martinengo. Presente anche il questore Giancarlo Sant’Elia, oltre a suor Francesca custode del santuario, il vicario del vescovo don Luigi Fabbri, don Emanuele Germani e, naturalmente, il presidente del Sodalizio dei facchini e il capofacchino Massimo Mecarini e Sandro Rossi. Più defilati, poichè coinvolti direttamente nei lavori, l'ideatore di Gloria Raffaele Ascenzi e il costruttore Vincenzo Fiorillo.