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Venerdì, 19 Aprile 2024
INTERVISTA A SGARBI

Vittorio Sgarbi si sente viterbese a tutti gli effetti: "Sarò il portavoce della Tuscia al governo"

Sgarbi a tutto tondo: i rapporti con la Tuscia, il nuovo ruolo da viceministro e la mostra su Michelangelo

Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara, ma ormai si sente viterbese a tutti gli effetti. La Tuscia, dove riveste ben due cariche politiche, lo ha adottato e lui ricambia con affetto. A Sutri è sindaco dal 2018, mentre è assessore alla Bellezza del Comune di Viterbo dal 2022. Ma l’incarico più prestigioso è sicuramente quello che gli ha assegnato ieri Giorgia Meloni, da sottosegretario alla Cultura: “Sarò il portavoce della Tuscia in Parlamento e, soprattutto, al Governo. Se mi sento adottato? Senza dubbio. La Tuscia è con noi”, afferma Sgarbi a ViterboToday.

Il suo mondo, come tutti sanno, è quello dell’arte. E proprio la sua indubbia competenza nel campo gli è valsa la nomina nel dicastero culturale. Da assessore alla Bellezza, domenica ha inaugurato a Viterbo la mostra su Michelangelo a Palazzo dei Priori, annunciando di voler coinvolgere Viterbo in una scoperta importante per l’arte italiana: “Questa mostra serve a dimostrare che i dipinti che abbiamo finora attribuito a Sebastiano Del Piombo, ossia la Pietà e la Flagellazione, in realtà sono proprio di Michelangelo. Lui è l’ideatore, Sebastiano il rifinitore”. Sgarbi parla anche di una serie di studi fatti in passato, sempre nel capoluogo: “Sono al corrente del fatto che, nel 2004, quando il sindaco era Gabbianelli, vennero fatte alcune indagini diagnostiche sui disegni presenti nel retro della tavola dai quali emerse che Michelangelo disegnò i soggetti e Del Piombo li colorò. Anche io sono di questo avviso e pure il Vasari, come ho già detto, sostiene che Sebastiano abbia soltanto finito un lavoro già iniziato dal Buonarroti”.

Sempre domenica, il critico aveva solleticato i presenti su un altro argomento salito ultimamente alle luci della ribalta, quello delle energie rinnovabili. Rivolgendosi a Paolo Auriemma, procuratore capo di Viterbo, Sgarbi ha espresso la sua opinione: “Mi auguro che i Pm viterbesi scoprano quella mafia che c’è sempre dietro questa impresa, che è la vera trattativa tra Stato e mafia”. Parole forti che evocano chiaramente la visione dell’assessore sulla questio energie pulite. “Vogliono assalire questa terra. Io non considero tanto un pericolo quelli già presenti - dichiara a Today Sgarbi - ma quelli minacciati sì. Ognuno è un delitto e un crimine contro la nostra terra, la Tuscia, e le sue bellezze naturali. Qui si coltiva di tutto, dalle castagne all’ulivo passando per la vite, ed eliminare un’area agricola per installare pannelli o pale eoliche è un errore gravissimo, imperdonabile e contro la Costituzione”. La soluzione lui sembra averla: “In Italia ci sono milioni di edifici, degli orrori di cemento di cui alcuni caduti in disgrazia. Rivestiamo quelli e lasciamo in pace le aree agricole ed i campi”.

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