rotate-mobile
LA TRAGEDIA

56ENNE TROVATA SENZA VITA | Monica Capurso era una volontaria della biblioteca consorziale di Viterbo

L'hanno trovata senza vita in casa sua, nel cuore della città di Viterbo, oggi nel pomeriggio

E' Monica Capurso la 56enne trovata senza vita in casa in via dell'Orologio vecchio, una delle volontarie che lavoravano alla Biblioteca consorziale di Viterbo. Sulla pagina facebook della biblioteca Paolo Pelliccia, commissario straordinario della biblioteca, le ha dedicato un lungo post in cui ricorda a tutti le riservatezza e la gentilezza di Monica.

"Era innamorata del suo lavoro, anche se per lei un lavoro non era. Monica Capurso, 56 anni, è morta con un peso sul cuore e un’anima dolce che sarà impossibile per noi dimenticare.

Se ne è andata in punta di piedi, come in punta di piedi era entrata nella famiglia della Biblioteca. Percepiva il reddito di cittadinanza, e con senso del dovere e generosità impagabili, prestava quotidianamente servizio da volontaria in Biblioteca. Ogni mattina, puntuale, alle nove arrivava alla Biblioteca Comunale degli Ardenti. Ogni mattina, ogni singola mattina, sia quando il caldo torrido rendeva le stanze invivibili, sia quando il freddo pungente le rendeva delle ghiacciaie. Ogni giorno.

Non si era risparmiata, benché potesse, nessun lavoro, dallo spostare i libri pesantissimi, al salvare letteralmente il patrimonio archivistico spolverando, riordinando, montando e smontando librerie, e tutto questo, sempre con un sorriso e una grinta che erano un monito per tutti. Caricava sulle sue esili braccia faldoni su faldoni, senza dire mai null'altro che “grazie”, quello stesso grazie che noi rivolgevamo a lei per la sua dedizione e che ci veniva restituito raddoppiato.

Perché Monica era un caso raro e virtuoso, una persona esemplare cui la società e le avversità di una vita tutt’altro che facile non avevano reso giustizia. Percepiva dallo Stato un aiuto, e lo restituiva spontaneamente moltiplicato a tutta la Comunità. Quello stesso Stato che minacciava di revocarne il sussidio e che la annoverava ingiustamente tra i "fannulloni". Monica non riusciva a concepire di non restituire, era una persona generosa, dotata di un’etica personale ammirevole e che ci mancherà.

Monica era felice in Biblioteca, si sentiva parte di un progetto, e ne era effettivamente parte integrante, come l'anello di una catena. Aveva imparato a lavorare sui manoscritti e sui libri antichi, con attenzione, cura e amore. Si prendeva cura di quel fragile patrimonio storico giorno dopo giorno. Aveva vissuto il cantiere, aveva aiutato in ogni fase della rigenerazione della Biblioteca, sentendola come casa propria, percependo i dipendenti come una famiglia, integrandosi e divenendo un punto di riferimento. Ogni mattina, supportata dal dott. Lorenzo Abbate prendeva dagli scaffali un manoscritto, ne contava le carte, ne misurava la grandezza e si perdeva con allegria e leggerezza nel loro contenuto. Leggeva, sfogliava e molto spesso si ritrovava sempre più innamorata di quel lavoro che un lavoro non era. E proprio la sua mancanza, per due giorni consecutivi ha permesso di lanciare l'allarme che ha portato alla triste, anzi, tristissima scoperta.

Crediamo di interpretare ciò che in molte occasioni, lei frequentatrice assidua di ogni evento della Biblioteca, ci aveva detto: la cultura è un legante sociale. E se oggi la sua morte lascerà uno strascico indelebile nella Biblioteca lo dobbiamo proprio alla cultura, a quella cultura vissuta come missione che ci ha unito e che ci permetterà di mantenerne intatto negli anni il ricordo.

Il nostro saluto, il nostro abbraccio corale, il nostro straziato singhiozzo va a tutta la famiglia e ai due figli, da lei sempre ricordati e tanto amati".

Paolo Pelliccia

Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale di Viterbo

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

56ENNE TROVATA SENZA VITA | Monica Capurso era una volontaria della biblioteca consorziale di Viterbo

ViterboToday è in caricamento