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Sabato, 20 Aprile 2024
MAESTRANZE

"La gelateria artigianale e etica" a Viterbo il corso per diventare Gelatiere

Il corso di formazione promosso da Arci Solidarietà e Gelart ha messo in luce come la gelateria artigianale può essere motore di un'economia virtuosa

Lunedi 5 dicembre, con la consegna degli attestati  e la degustazione dei gelati realizzati dai partecipanti, ospiti dei progetti Sai nei comuni di Bassano in Teverina, Vignanello e Vallerano, è stato presentato, presso la Gelateria Gelart in Piazza delle Erbe a Viterbo, il percorso formativo di gelateria artigianale ed etica, promosso da Arci Solidarietà Viterbo in collaborazione del maestro Gelatiere Marco Bruzziches.

La collaborazione tra Arci Solidarietà Viterbo e la società Po.ge.ma srl /Gelart, si propone di raggiungere vari e significativi risultati, tra i quali  offrire a giovani migranti, attraverso percorsi formativi, un sostegno concreto e creare nuovi modelli di impresa e sviluppo più sostenibili, che tengano in considerazione prospettive di lavoro più eque, più solidali e più giuste e che valorizzino le eccellenze del territorio.

Il gelato artigianale oltre a dimostrare, ancora una volta, di essere il motore di un’economia virtuosa – fatta di passione e competenza – che ha una gran voglia di crescere e testimoniare i propri valori e ideali, si può rivelare un vero trait d’union tra culture lontane. Il gelato è un prodotto di grande richiamo e consumo, ma non sempre si pone attenzione alla filiera di produzione e alla qualità del prodotto. Attraverso questa collaborazione i proponenti intendono rendere evidente e partecipata la responsabilità dei vari attori di questa filiera: dai produttori ai consumatori, passando per gli artigiani maestri gelatai.

Offrire questa opportunità a giovani migranti, ospiti dei programmi del sistema Sai gestiti da Arci Solidarietà Viterbo, significa costruire un ponte tra culture e creare un nuovo modello di impresa sociale, per formare figure imprenditoriali “etiche”, che possa viaggiare e tracciare strade nuove di innovazione e integrazione. 

L’acquisto di prodotti stagionali e del territorio è anche una strategia per difendersi dai pesanti rincari causati dalla corsa dell’inflazione con i prezzi di alimenti ed energia aumentati dalle conseguenze delle tensioni internazionali. Latte, frutta, nocciole, burro arrivano ogni giorno dalle aziende del territorio e non devono quindi passare per mano da un intermediario all’altro né tanto meno percorrere lunghe distanze.  Tutto questo incide in maniera positiva producendo, a condizioni di mercato, un risparmio per la gelateria e per il consumatore. Il gelato a km zero, biologico, equo e solidale non è solo più buono, è un gelato intelligente ed etico perché sostiene l’agricoltura e gli allevamenti locali in un momento di grande difficoltà.

L’intento è di promuovere queste attività formative e di sostegno, a favore di tutte le donne e gli uomini che necessitano di protezione internazionale, come aiuto nel cammino verso una nuova vita: persone che spesso versano in condizioni di difficoltà economiche, ma anche sociali e di integrazione. L’auspicio è che questo aiuto concreto rappresenti, nell’immediato, un’opportunità reale e offra una prospettiva di vita e lavoro nel nostro Paese mentre concorre a valorizzare le eccellenze produttive del territorio che li accoglie, incrementando il valore di una esperienza di integrazione che porta buoni frutti e buone prassi.

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