Inizio anno scolastico incerto: si riaffaccia l'ipotesi dad per il caro energia

A pochissimi giorni al suono della prima campanella,  zaini pronti, sveglie puntate e tanta voglia di ritrovare i compagni. L'inizio della scuola, fissata quest'anno per il 15 settembre, è un appuntamento fisso che porta con se sorrisi, emozioni e preoccupazioni da pate di tutti. Quest'anno oltre a tutto il bagaglio emotivo di contorno alla ripresa torna ad affacciarsi nel settore scolastico l'incubo Dad.

Dopo due anni di pandemia, in cui studenti delle scuole di ogni ordine e grado del viterbese hanno dovuto affrontare le non poche difficoltà legate alla didattica a distanza, sembra essere in via di discussione la possibilità di un ritorno a questa modalità di insegnamento.

Questa volta non si tratterebbe di una necessità legata alla salute, ma al caro energia che sta stringendo nella morsa tutti i settori. Chi ha sperimentato la dad nei due anni precedenti già ne conosce i limiti e le difficoltà, che aumentano in presenza di figli in età di scuola primaria e secondaria di primo grado e nel caso in cui i genitori siano entrambi fuori casa per lavoro nelle ore in cui il figlio dovrebbe seguire le lezioni a distanza.

Per non parlare dei casi in cui il bambino presenta delle difficoltà di apprendimento o peggio una disabilità.

Inoltre, considerando i problemi economici a cui le famiglie stanno facendo fronte a causa dell'aumento dei beni di consumo, spesso risulta difficile poter aver in casa un dispositivo valido per ogni figlio in caso di più fratelli. Un anno scolastico che inizia nella Tuscia con tante incognite e quesiti rimasti irrisolti da parte dei genitori e con grosse difficoltà organizzative per il personale scolastico che sitroverà a dover fare il punto sulla situazione. 

Anche il sindacato Uil scuola, attivo sul territorio, ha espresso proccupazioni e perplessità rispetto alla ripresa che non sembra preannunciarsi semplice per nessuno.