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Cronaca Montalto di Castro

La stagione balneare chiude i battenti: preoccupazione per l'arrivo della Bolkestein

Marco Fedele: "L’applicazione della legge Bolkestein deve essere vista come uno strumento di regolamentazione"

Si è chiusa la stagione balneare 2022 a Montalto di Castro e Pescia Romana, dove dal 31 agosto è cessato anche il servizio Pit (Punto Informazione Turistica) organizzato dall'amministrazione comunale.

Un bilancio non per tutti positivo la stagione 2022, in cui si è registrato il grosso delle presenze durante i week-end di luglio e agosto, mentre durante i giorni feriali la Marina di Montalto non ha realizzato un importante numero di turisti. Alla crisi che da qualche anno sta soffrendo il nostro litorale si aggiungono le preoccupazioni degli attuali concessionari balneari, proprietari degli stabilimenti, che devono fare i conti con le preoccupazioni dell’entrata in vigore della legge Bolkestein.

Il Consiglio di Stato ha infatti annullato la proroga prevista per la riassegnazione delle concessioni balneari fissata per il 2033, sentenziando la necessità di riassegnare le stesse sulla base di una gara pubblica entro il mese di dicembre del 2023. Una decisione che ha fatto e continua a far discutere perché se da un lato apre sicuramente la possibilità di incrementare i servizi al turismo, dall’altra penalizza chi da anni gestisce e investe sugli stabilimenti balneari sui litorali. Un confine sempre difficile da regolare quello tra interesse pubblico e privato, tanto che non ci sono ancora decisioni definitive su quelli che saranno gli indennizzi da riconoscere agli attuali concessionari.

L’arduo compito di modulare i bandi di assegnazione spetterà alle amministrazioni comunali, molte delle quali stanno predisponendo gli strumenti necessari alla stesura del bando, ma c’è chi intravede in questa situazione un’opportunità. “L’amministrazione comunale non ha ancora adeguato il Piano utilizzo arenili (Pua), che servirà come base per fissare i criteri sui quali si baseranno successivamente i bandi - spiega Marco Fedele assessore all’Urbanistica, al Demanio, Arredo urbano e Partecipate – provvederemo entro fine anno agli adempimenti del caso recuperando un ritardo che abbiamo ereditato. L’applicazione della legge Bolkestein deve essere vista come uno strumento di regolamentazione e sicuramente un’opportunità di sviluppo del nostro litorale”. Potrebbero quindi cambiare completamente volto gli arenili del territorio, sulla base delle specifiche inserite nei bandi, ma il rischio più grosso è che la gestione non sia più Made in Italy.

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