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CRONACA

In carcere il buttafuori condannato a 16 anni per aver stuprato una ragazzina conosciuta in discoteca

Il 23enne ha violato l'obbligo di dimora a cui era sottoposto: dichiarato latitante, si è costituito dopo giorni

In carcere il buttafuori condannato a 16 anni di reclusione per aver sequestrato e più volte stuprato nei b&b una ragazzina minorenne conosciuta in discoteca. Daniele Nuomi, 23enne di Pomezia, ha violato l'obbligo di dimora a cui era sottoposto e si è reso irreperibile. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno bussato alla porta della sua abitazione per portarlo in carcere, un inasprimento della misura scattato per i comportamenti che il giovane avrebbe tenuto nell'ultimo periodo, ma a sorpresa non lo hanno trovato. 

Oltre all'obbligo di dimora nel comune in cui vive, Nuomi aveva quello di presentarsi alla polizia giudiziaria con la prescrizione di restare a casa la notte e per un paio di ore la mattina e di recarsi nella Rems in cui per un periodo è stato ricoverato prima che venisse giudicato capace di intendere e di volere e quindi non più compatibile con il ricovero nella struttura. Le misure di sicurezza erano scattate perché il 23enne è stato ritenuto socialmente pericoloso.

A causa dei comportamenti tenuti dal giovane nell'ultimo periodo, queste misure sono state inasprite con quella della custodia cautelare in carcere. Ma quando nei giorni scorsi i carabinieri sono andati a prelevarlo, a sorpresa non l'hanno trovato in casa. Di conseguenza è stato emesso un decreto di latitanza e sono scattate le ricerche. Nella tarda serata di ieri, però, Nuomi si sarebbe consegnato spontaneamente ai carabinieri, che lo avrebbero rintracciato all’ospedale San Camillo Forlanini di Roma.

Il 23enne lo scorso settembre è stato condannato dal tribunale di Viterbo per violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni, con l'aggravante della crudeltà, a 16 anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 10mila euro alle parti civili. Era stata, inoltre, disposta la misura della sorveglianza speciale per tre anni.

A dicembre 2019, dopo aver conosciuto una giovane di 17 anni in una discoteca di Roma in cui lavorava come addetto alla sicurezza, Nuomi l'ha scovata sul social network riuscendo in pochi giorni a infilarsi in casa sua e a presentarsi ai genitori come il fidanzato. Il primo incontro tra i due avviene, di pomeriggio, in un bar nel comune del Viterbese in cui la 17enne vive. Il ragazzo la priva del cellulare e la costringe a seguirlo in un vicino b&b dove la picchia, la minaccia e la violenta. Poi la porta a cena fuori, ma a fine serata la stupra di nuovo. Così come nei giorni successivi, prima in un b&b di Pomezia e poi in un altro di Roma. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i genitori della 17enne: hanno visto i lividi su collo, braccia e coscia e le ustioni di sigaretta sulla mano della figlia che, in lacrime, ha iniziato a raccontare dei soprusi.

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