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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Riello

Farmacia al Riello, il Tar dice "sì"

Il tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso contro Comune e Regione di due farmacie private: le motivazioni

Il Tar del Lazio dice "sì" alla farmacia al Riello. Il tribunale amministrativo regionale ha infatti respinto il ricorso delle farmacie Riccardi e Terracina contro il Comune di Viterbo e la Regione. Le dottoresse Clizia Gentili e Gloria Lallini e Maria Vittoria Terracina, rispettivamente della farmacia in via della Palazzina e al Pilastro, avevano chiesto l'annullamento di due delibere, una di palazzo dei Priori e l'altra della Pisana, finalizzate all'apertura della 20esima farmacia del capoluogo, la terza comunale. Il Tar, all'esito dell'udienza del 14 aprile scorso, ha approvato l'iter intrapreso e seguito dal Comune di Viterbo.

Il ricorso

Sono passati cinque anni da quando le farmacie Riccardi e Tarracina, tramite l'avvocata Laura Giordani, hanno detto "no grazie" alla farmacia al Riello. Una "zona – hanno scritto nel ricorso – dove hanno sede gli uffici giudiziari e l'università", quindi "evidentemente popolata solo in alcune ore diurne e attualmente servita dalle due farmacie ricorrenti".

Nel ricorso, inoltre, hanno fatto presente che contro le delibere di Comune e Regione hanno già "espresso parere negativo sia la Asl che l'Ordine dei farmacisti". Con quest'ultimo che, in particolare, ha ritenuto che "la localizzazione proposta non garantisce un'equa distribuzione del servizio farmaceutico". Facendo riferimento a una legge del 2012, hanno sostenuto che "il numero delle autorizzazioni è stabilito in modo che via sia una farmacia ogni 3mila 300 abitanti".

Per Riccardi e Terracina l'apertura della farmacia al Riello è "illegittima" e si sono rivolte al Tar perché "lese nei propri interessi. Nella zona – riporta il ricorso – insiste il proprio servizio" e è "possibile il prodursi di un effetto negativo, consistente in un'antieconomicità nella gestione dell'esercizio farmaceutico posseduto".

Le motivazioni del Tar

Il Tar ha respinto il ricorso su tutti i fronti. "Il Comune - scrivono i giudici nella sentenza - si è ragionevolmente mosso nella prospettiva che la nuova farmacia potesse rispondere alle esigenze dei cittadini che vi risiedono più in "difficoltà" nel raggiungere le sedi farmaceutiche già avviate, nonché soddisfare la richiesta di una utenza non stanziale, come quella dell'università o degli uffici giudiziari, in una zona urbanisticamente dedicata a servizi tra i quali trovano collocazione anche studi medici e/o professionali in generale, per una utenza che solo occasionalmente e in maniera mirata frequenta la città e, nel caso avesse necessità, potrebbe trovare agevolmente con la nuova sede farmaceutica il servizio nelle vicinanze".

"Dalla stessa delimitazione della zona in questione - proseguono i giudici -, compresa tra due direttrici stradali che la delimitano, la strada provinciale Tuscanese e la circonvallazione del capoluogo, che la caratterizzano come un comprensorio a sé stante e autonomo, distinto da altre zone della città, emerge inoltre come l'area interessata sia delimitata da importanti arterie stradali tali da far apparire opportuna l'istituzione in loco di una nuova sede farmaceutica".

Per quanto riguarda il parametro di una farmacia ogni 3mila 300 abitanti, i giudici affermano che ciò "rilevi solo ai fini della determinazione del numero complessivo di farmacie spettanti al comune e non anche al fine di dimensionare con precisione le aree assegnate alle singole sedi farmaceutiche". Infine, in riferimento ai pareri negativi espressi da Asl e Ordine dei farmacisti il Tar sottolinea che sono "necessari ma non vincolanti".

Sede cercasi

Francigena, intanto, è già alla ricerca della sede per la terza farmacia comunale di Viterbo, dopo quelle a Santa Barbara e alla Quercia. La società partecipata da palazzo dei Priori, che vede nella realizzazione della farmacia al Riello uno dei punti del suo piano di risanamento, ha lanciato un'indagine di mercato, con scadenza il 30 giugno, per trovare un immobile adatto a ospitare la farmacia. L'obiettivo è inaugurarla a inizio 2024.

L'importo ipotizzato per l'acquisto è di 230mila euro. L'immobile deve avere una superficie commerciale di almeno 200 metri quadrati, affaccio su strada, quindi dotato di accessibilità e visibilità, destinazione d'uso commerciale, una categoria catastale compatibile con la destinazione d'uso richiesta e un'ubicazione al pian terreno.

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