Furti in appartamenti di lusso, rubati oro e gioielli poi rivenduti: smantellata associazione in azione anche nella Tuscia | VIDEO
Otto persone arrestate dalla Dia. Sequestrati oro e argento, 1,2 chili di droga e oltre 15mila euro in contanti
Furti in appartamenti di lusso e ricettazioni di oro, gioielli e orologi di valore: smantellata un'associazione a delinquere operante anche nella Tuscia.
Otto le persone arrestate dalla Direzione investigativa antimafia che ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque albanesi, due italiani e un macedone. Le indagini, coordinate dalla procura di Roma, si sono concentrate su un'associazione a delinquere operante nella Capitale e nelle province di Viterbo, Terni, Latina, Frosinone, Foggia e L'Aquila.
È l'operazione "Shpirti", in relazione alla ricettazione di oggetti preziosi, lingotti d'oro e orologi di ingente valore rubati in molteplici furti in appartamenti di lusso. Le indagini sono state effettuate tra novembre 2019 e marzo 2020.
Gli investigatori hanno ricostruito il modus operandi dei furti (quasi sempre in orario notturno e dopo servizi di osservazione su obiettivi segnalati da terze persone coinvolte con il ruolo di "talpe"), nonché i canali di ricettazione della refurtiva poi rivenduta illegalmente nell'hinterland capitolino.
Inoltre, sono state documentate diverse cessioni, tra Roma e Terni, di cocaina e marijuana, nonché la coltivazione di una piantagione di marjuana realizzata nella riserva naturale del comune di Nazzano Romano.
Recuperata diversa refurtiva in oro e argento, ritenuta oggetto di ricettazione, 1,2 chili di droga tra cocaina e marijuana e oltre 15mila euro in contanti.
Gli arresti sono stati eseguiti dalla Dia, con il supporto delle altre forze di polizia e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, a Terni e a Roma. Nella Capitale in zona Giardinetti, Ponte di Nona, Borghesiana e nel quartiere di Tor Bella Monaca.
L'operazione "Shpirti" è lo sviluppo delle indagini iniziate dalla Dda e dalla Dia di Bari relative al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti dall'Albania alla Puglia.