Ragazzo morto al ristorante, il ricordo: "Giovanni aveva un sorriso gigante, era dolcissimo e pieno di entusiasmo"
Il proprietario del ristorante "Da Saverio" a San Martino al Cimino dove ieri è avvenuta la tragedia: "Per me era come un fratellino, resterà per sempre nel mio cuore"
La partita di calcio. Poi la corsa "Da Saverio" a San Martino al Cimino, dove è avvenuta la tragedia. Giovanni Buzzerio, il 23enne morto ieri nel noto ristorante della frazione di Viterbo, viene ricordato come un ragazzo dolce e solare, sorridente e sempre pieno di entusiasmo.
"Non riesco e non voglio crederci. Fino a mezz'ora fa stavamo sorridendo ed esultando insieme per i tuoi gol, poi sei andato via prima perché dovevi iniziare il tuo turno in pizzeria. E la tragica e amara notizia". È il messaggio affidato ai social da Alessio Santoro, allenatore di Giovanni, che aveva una grande passione per il calcio per cui era conosciuto e molto apprezzato. Era un tifoso sfegatato della Roma.
"Giovanni del mio cuor, bomber mio - prosegue Santoro -. Ora fai tanti gol da lassù. Porterò sempre con me quel tuo grande sorriso che faceva di te una persona solare e dolcissima. Voglio ricordarti per sempre così, con quel tuo sorriso gigante e con il tuo grande entusiasmo. Ciao campione, sarai sempre dentro noi". Un messaggio accompagnato da una foto e da un breve video con il 23enne.
Giovanni, che per i tanti che lo hanno conosciuto, amato e voluto bene era semplicemente Gianni, era un ragazzo speciale ospite di Villa Buon Respiro. Era originario di Palestrina, in provincia di Roma, dove ha frequentato l'istituto tecnico agrario Giuseppe Garibaldi. Su Facebook si presentava con orgoglio come calciatore e pizzaiolo. Ieri ha trascorso la sua ultima giornata con amici e compagni di squadra allo stadio Oliviero Bruni a Pianoscarano per un quadrangolare di calcio a 5 integrato.
Dopo la partita, la corsa al ristorante "Da Saverio" dove da quasi tre anni stava facendo una sorta di tirocinio: gli insegnavano a fare la pizza. Poi, intorno alle 18,30 di domenica 5 novembre, la tragedia. Il ragazzo avrebbe accusato un malore dopo aver ingerito un boccone di mozzarella che potrebbe averlo soffocato. Il personale sanitario del 118, che una volta lanciato l'allarme si è precipitato sul posto, ha tentato di rianimarlo per mezz'ora. Ma, purtroppo, invano.
"Non si può morire a 23 anni - scrive mister Santoro -. Non posso ancora crederci". Tanto il dolore di tutti in queste ore. Quella di Giovanni è una morte troppo prematura e che non trova alcuna ragione. Sotto shock e fortemente provato il titolare del ristorante, Giancarlo Rendina: "Per me era come un fratellino, sarà sempre nel mio cuore".
Nel locale di piazza del Duomo a San Martino al Cimino sono intervenuti anche i carabinieri. Su disposizione del pm di turno, la salma del giovane è stata messa a disposizione della famiglia per i funerali. Al momento si trova all'ospedale di Belcolle.