LAZIO | Femminicidio Giulia Cecchettin, le scuole fanno rumore: "Il silenzio non ci basta"
La rabbia degli studenti liceali davanti all'ennesimo femminicidio urlata durante il minuto di silenzio dedicato alla morte di Giulia
"Il silenzio non ci basta". Le studentesse e gli studenti dei licei romani oggi non rimarranno zitti durante il minuto di silenzio annunciato dal ministro Giuseppe Valditara in memoria di Giulia Cecchettin. La giovane, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, è stata ricordata alle 11 di oggi, martedì 21 novembre, in tutti gli istituti superiori d'Italia. Ma in diverse scuole di Roma gli alunni scenderanno in cortile facendosi sentire riporta RomaToday.
I licei di Roma per Giulia Cecchettin
Dal Kant al Mamiani, dal Giulio Cesare al Manara e il Tasso, saranno diversi i licei di Roma che oggi alle 11 hanno preferito il rumore, la rabbia e la protesta al semplice silenzio in memoria di Giulia Cecchettin, l'ennesima vittima della violenza di genere. "Il femminicidio di Giulia ci sconvolge, ci fa contorcere lo stomaco - si legge nel comunicato condiviso sui social - ma non ci sorprende. Abbiamo sperato di poterla rivedere esporre i suoi disegni, ma dentro di noi sapevamo come sarebbe andata a finire. E' inspiegabile il vuoto che sentiamo dentro di noi in questo momento, ma sappiamo benissimo invece cosa ha portato alla morte di un'altra sorella".
"Ci vuole l'educazione sessuale, affettiva e al consenso nelle scuole"
"Dall'inizio del 2023 sono state uccise 105 di noi, una ogni tre giorni - accusano i collettivi - ma quando noi studenti e studentesse entriamo a scuola veniamo chiusi dentro una bolla in cui la violenza non esiste, dove le discriminazioni appartengono solo al secolo scorso e i femminicidi sono eventi isolati. Nelle nostre scuole non è riconosciuto il ruolo fondamentale che l'educazione ha in tutto ciò, si rifugiano nella comoda narrazione del bravo ragazzo con ottimi voti e un lavoro stabile, improvvisamente impazzito. La violenza di genere - si legge ancora - si combatte con l'educazione sessuale, affettivo e al consenso".
VIDEO | Giulia Cecchettin, il “minuto di rumore” degli studenti in occupazione de La Sapienza
Fischietti e pentole al Giulio Cesare
E così, in contrasto a quanto chiesto dal ministro Valditara, più che un minuto di raccoglimento nelle strade di Roma sentiremo fischietti, pentole e tanto rumore, come chiesto per esempio dal collettivo Zero Alibi, una delle principali liste studentesche del liceo classico Giulio Cesare, zona Trieste-Salario. Che sarà uno di quelli che venerdì 24 novembre si riuniranno a Villa Torlonia per preparare la giornata contro la violenza sulle donne di sabato 25.
Sit-in di fronte alle scuole
Nel frattempo, lunedì 20 sia la Rete degli studenti medi del Lazio, sia Osa Roma, hanno organizzato sit-in davanti alle scuole contro la violenza di genere e la società patriarcale. “Se domani non torno, voglio essere l’ultima” e anche “Vogliamo educazione sessuale e affettiva nelle scuole” sono solo alcune delle frasi riportate dagli studenti e dalle studentesse davanti le scuole per ricordare Giulia Cecchettin e chiedere che vengano presi seri provvedimenti per combattere la violenza di genere.
Occupati Machiavelli e Da Vinci
La protesta contro i femminicidi entra anche nelle motivazioni di occupazione dei licei. E' successo al Machiavelli di San Lorenzo, via dei Sabelli. Il collettivo studentesco ha "preso" l'edificio all'alba del 20 novembre, più o meno in contemporanea al Leonardo da Vinci di Monti. Subito solidarietà da parte della rete "Donne de borgata": "Per Giulia e per tutte, per il popolo palestinese, per chiunque venga oppresso da questa società e da questo sistema continuiamo a mobilitarci nelle scuole, nelle università e nei quartieri per conquistarci diritti e tutele! Mai più vittime".