Tensione Comune-ambulanti, Frontini: “Una montatura, nessuno spostamento” e pubblica i messaggi con i mercanti

Sono giorni difficili per Chiara Frontini. Il sindaco, attaccato sul Natale e ora anche sul capodanno, deve fare i conti pure con gli ambulanti: prima quelli del mercatino del Sacrario, oggi quelli del mercato rionale di San Faustino. Qui la cronaca di quanto avvenuto stamani. 

Su Facebook, Frontini ha postato alcune righe per illustrare la sua versione dei fatti: “Il caso (montato) del giorno: il palco a Piazza San Faustino e i bellissimi banchi del mercato rionale. Ristabiliamo ordine e correttezza delle informazioni”. Questa la premessa. “Nessuno - prosegue - sarà sfrattato, neanche per un giorno. Misure prese, nessuno si sposta dalla zona domani ed è tutto organizzato”.

Tutto è nato da una mancata comunicazione, come spiegato dagli ambulanti: “Gli esercenti non sono stati formalmente avvertiti in anticipo: vero, e ci scusiamo per questo. Anche se, che l’amministrazione stava organizzando un concerto lì per la sera del 31 era noto da tempo. Peraltro, come si evince da screenshot allegato perché la verità dei fatti va ristabilita, io personalmente ho colloquiato ieri con uno degli ambulanti al quale ho assicurato personalmente che fosse tutto apposto. Credo sia uno di quelli che oggi hanno rilasciato dichiarazioni di sdegno dicendo di non essere informato, ma ha parlato con me direttamente ieri”. E infatti, allegato al post, c’è la conversazione avvenuta su Whatsapp tra il sindaco e uno dei mercanti. “Hanno messo il palco senza dire nulla”, scrive l’ambulante. “Beh, che facevamo il concerto a San Faustino lo sanno anche i sassi”, gli risponde Frontini.

“Ora, seriamente, ammesso che c’è stata una svista di comunicazione, che questo debba diventare l’ennesimo pretesto per montare un caso mediatico… non vi sembra di esagerare?”, si domanda Frontini. “Capiamo di cosa si sta parlando e sulla base di cosa si utilizzano termini quali dilettantismo, città allo sbando, di una mancata comunicazione formale di un palco a degli operatori commerciali, che comporta 5 metri di spostamento di un banco, per una giornata? Ogni pagliuzza, ogni piccola sbavatura, diventa una trave a confronto della scelta, a nostro avviso strategicamente importante, di accendere un faro su un quartiere che in questi anni ha scontato un abbandono totale”.

Poi la chiosa, durissima, nei confronti di quelli che nei giorni scorsi sono stati chiamati “criticatori seriali”: “Smettetela di remare contro la città, di smerciare veleno, di sobillare nelle orecchie, di spargere chiacchiere di corridoio, di fomentare soffiando sul fuoco polemiche tanto strumentali, quanto inutili e dannose. Questa maggioranza ha vinto le elezioni mettendosi a disposizione di un progetto e non per mera gestione del potere. E governerà con metodi, approcci e contenuti propri: a volte sbagliando, a volte centrando gli obiettivi, come tutti gli esseri umani, ma sempre in buona fede e tenendo presenti i valori e i contenuti con cui ci siamo presentati alla città. Con serenità, pacatezza e gioia nel cuore”.