Perde il cellulare in spiaggia, recuperato con il metal detector
Il telefono è stato portato immediatamente ai carabinieri che hanno ritrovato il legittimo proprietario e glielo hanno riconsegnato
Una passione controversa quella della ricerca degli oggetti con il metal detector, spesso scambiata per un'attività illecita a scopo di lucro. In reltà sono tante le persone che, sul calar del sole, imbracciano il particolare attrezzo e per puro divertimento vanno a cercare sulle spiagge libere o se autorizzati tra gli ombrelloni degli stabilimenti balneari oggetti smarriti, a volte anche su richiesta dei proprietari che hanno perso un oggetto a cui era particolarmente affezionato. Nell'alto Lazio, tra Montalto di Castro e Canino, un gruppo di amici con questa passione circa tre settimane fa è riuscito a trovare un cellulare smarrito che poi è stato consegnato alle forze dell'ordine. I militari della stazione di Canino sono riusciti poi a trovare il proprietario e a riconsegnare l'oggetto.
Gli appassionati
"Siamo un gruppo di amici che ha la passione del metal detector - ha raccontato a ViterboToday Andrea Onori -. Spesso siamo additati come persone che vanno a cercare illegalmente oggetti di valore da rivendere, ma la realtà è molto diversa. Per noi il metal detector è solo uno strumento di divertimento, andiamo sulle spiagge dopo le 20 a cercare oggetti che sono rimasti sotto la sabbia e se c'è la possibilità di ritrovare il proprietario consegnamo gli oggetti ai carabinieri che rintracciano i leggittimi proprietari. Spesso è capitato di cercare oggetti su commissione, qualche stabilimento ci ha chiamati per un cliente che aveva perso qualcosa e noi solo per passione siamo andati con i metal detector a battere la zona e siamo ovviamente felici di mettere la nostra passione al servizio della comunità". Il gruppo di amici spesso partecipa anche alle Detctoriadi, specifiche gare per gli amanti di questa attività.
Come funziona il metal detector
Come anticipato lo strumento trasmette onde radio. Il piatto, chiamato anche bobina, posizionato all'interno della piastra funge da antenna. Nel momento in cui il metal detector è in fase di ricerca, invia un segnale radio che, se entra nel terreno e non rileva la presenza di nessun metallo, si disperde. Quando invece le onde avvertono la presenza di un metallo, rimbalzano all'indietro e l'apparecchio emette un suono.
La normativa
Il metal detector può essere venduto liberamente ed è utilizzato sia sotto terra che in fondo al mare. A tale riguardo occorre precisare però che non tutti gli oggetti diventano di proprietà di chi li trova.
Gli oggetti di valore storico o archeologico infatti, appartengono allo Stato, che è l'unico legittimo proprietario. Come precisa l'art. 822 c.c. infatti, i beni d'interesse storico, archeologico e artistico appartengono al demanio statale.
Chi trova beni culturali di cui all'art. 10 del dlgs n. 42/2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio" con il metal detector quindi, entro 24 ore dalla scoperta, deve farne denuncia al Comune o alla Sovraintendenza competente. E' vietato comunque usare il metal detector nelle vicinanze dei siti archeologici. Il divieto però vale anche per le zone in cui sono previsti vincoli paesaggistici, come i parchi nazionali, per evitare che si deturpi il territorio a causa delle buche scavate nel terreno. Al pari delle zone archeologiche anche le spiagge possono essere zona off limits, se sottoposte vincoli paesaggistici. Per non parlare delle spiagge date in concessione, i cui titolari potrebbero legittimamente vietare di utilizzare lo strumento all'interno del loro stabilimento.