L'ordinanza antibivacco si abbatte su due ragazzi: "50 euro di multa per esserci seduti su una fontana a guardare delle foto"
Il racconto di Giovanni Maria Izzi: "Non c'era degrado, bastava dirci di andarcene. Così abbiamo perso più di quanto guadagniamo in una giornata di lavoro". Nei primi nove giorni di "vita" dell'ordinanza scattate sei sanzioni
Cinquanta euro di multa per essersi seduti sulla fontana di piazza Dante, contravvenendo all'ordinanza antibivacco della sindaca Chiara Frontini emanata per contrastare il degrado e tutelare il decoro urbano. Protagonisti di quanto avvenuto venerdì sera, intorno alle 23,10, Giovanni Maria Izzi, dipendente di un locale del centro storico dove lavora come chef, e una sua amica.
"Quanto è successo mi ha turbato - ammette Izzi -. Sono passato per "criminale", anche davanti a diverse persone tra cui alcuni clienti del bar, per essermi seduto su un fontana a guardare con un'amica le foto di una volpe scattate in montagna". Lo chef aveva da poco finito di lavorare quando incontra questa ragazza con cui si ferma a parlare e a condividere delle immagini fatte in vacanza. Un momento di relax per scaricare la tensione del servizio.
"Eravamo - ripercorre Izzi - sul bordo della vasca con i piedi a penzoloni verso l'esterno, ossia Guardando verso via Mazzini, quando sono passate due volanti della polizia. Ci siamo anche chiesti 'Chissà cosa è successo...?!', per poi scoprire che quei sei agenti scesi dall'auto erano lì per noi". I poliziotti chiedono i documenti ai due giovani per poi spiegare che avevano violato l'ordinanza antidegrado.
"Non ci abbiamo proprio pensato - afferma Izzi -. Eravamo lì, in silenzio, senza fare schiamazzi o a disturbare chissà chi, senza mangiare né bere. Abbiamo provato a spiegarlo agli agenti, a dire che forse l'accaduto si poteva valutare diversamente rispetto a come stavano facendo. Ma ci hanno risposto che erano stati chiamati proprio per far rispettare quell'ordinanza". Ad entrare in azione sarebbe stato un reparto arrivato in supporto da Roma.
Alla fine è scattata una sanzione amministrativa di 50 euro a testa per aver stazionato sulla fontana di piazza Dante, ossia in una zona limitrofa a via dell'Orologio vecchio, considerata dall'ordinanza della sindaca area "calda" di degrado urbano. "Fa sorridere - evidenzia Izzi - che l'ordinanza si chiami antidegrado e la fontana per la quale siamo stati multati sia senza acqua da settimane e la mattina dopo, e non è un caso isolato, c'era un furgoncino parcheggiato proprio a ridosso e in divieto di sosta (come si vede dalla foto in copertina, ndr)".
"Comunque - sottolinea Izzi - non contesto l'ordinanza, che personalmente trovo anche giusta nelle intenzioni, ma il fatto che così non si riescano a fare distinzioni tra situazioni e situazioni. Sarebbe bastato che ci avessero detto che lì non potevamo proprio starci, cosa che forse non sarebbe accaduta se nella piazza ci fossero state delle panchine, e ce ne saremmo andati subito. Invece no, 50 euro di multa. Li pagherò, anche se contrariato, perché sono fatto così. La possibilità di fare ricorso al Tar è ammessa, ma comporterebbe spendere ancora più soldi e non posso permettermelo. Già così ho perso più di quanto guadagno in una giornata di lavoro".
Sventato, invece, l'ordine di allontanamento che, in caso contrario, gli avrebbe impedito di mettere piede nella zona per 48 ore. "Per fortuna - commenta Izzi -, perché io in piazza Dante ci lavoro e la mia amica lì vicino ci abita".
Quelle di venerdì non sono state le uniche sanzioni scattate da quando l'ordinanza antibivacco è entrata in vigore. Ad aprile solo la polizia di stato ne ha comminate sei. Nei primi giorni di "via" del provvedimento, essendo stato emesso il 21 del mese scorso.
