FREDDATO CON UNA RAFFICA DI COLPI / Soriano nel Cimino

Omicidio Bramucci, il killer a pranzo dalla cognata della vittima dopo il delitto

Sabrina Bacchio oggi davanti al gip di Viterbo, in videoconferenza da Rebibbia, per l'interrogatorio di garanzia

Redazione 26 ottobre 2022 02:20

Delitto di Salvatore Bramucci, interrogatorio di garanzia per la cognata arrestata sabato scorso con l’accusa di omicidio volontario in concorso. Sabatina Bacchio, 48 anni, detenuta in isolamento preventivo nel carcere di Rebibbia, oggi comparirà in videoconferenza davanti al gip del tribunale di Viterbo. Due le opzioni: o avvalersi della facoltà di non rispondere, come fatto dagli altri due arrestati Tonino Bacci e Lucio La Pietra, o fornire la propria versione dei fatti.

Soriano nel Cimino - Omicidio Salvatore Bramucci - Nel riquadro: Sabrina Bacchio Una serie di elementi hanno permesso alla procura di Viterbo di chiedere e ottenere per Bacchio, sorella della moglie della vittima, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I carabinieri del nucleo investigativo, tra le altre cose, hanno ricostruito che il 7 agosto, giorno dell’omicidio di Bramucci avvenuto nelle campagne di Soriano nel Cimino poco dopo le 8 di mattina, Tonino Bacci, ritenuto di aver fatto parte del commando che ha freddato l’uomo, sia stato a pranzo a casa di Bacchio dove è rimasto fino a metà pomeriggio.

Salvatore Bramucci-3 Durante le indagini è inoltre emerso che dalla metà di luglio tra la donna e gli altri quattro indagati, in particolar modo Bacci, è un susseguirsi di conversazioni telefoniche e incontri in cui lei avrebbe dato direttive, condiviso gli orari della vittima e i luoghi dove sapeva che il cognato si muoveva. Per gli inquirenti, dietro all'omicidio ci sarebbe stata da sempre Bacchio: "Il gruppo di fuoco - mettono nero su bianco - si muoveva sulla base di precise indicazioni fornite dalla donna, che aveva preso parte alla pianificazione dell'azione omicidiaria fin dall'inizio della sua ideazione".

Sarebbe stata lei stessa, a fine luglio, ad accompagnare gli altri indagati in un primo sopralluogo nella zona del delitto. Nella sua casa di Guidonia, inoltre, Bacci si sarebbe recato nella tarda mattina del 4 agosto, giorno dell'ultima perlustrazione sulla scena del crimine, e sempre lì sarebbe stato dall'ora di pranzo e fino a metà pomeriggio del 7 agosto, giorno dell’omicidio.