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Venerdì, 19 Aprile 2024
IL BOTTA E RISPOSTA

IL BOTTA E RISPOSTA| Polemiche sullo spreco energetico a Palazzo Gentili. Lo staff di Romoli: "Le luci sono un deterrente alla criminalità"

Qualche giorno fa alcuni cittadini avevano espresso fastidio sui social per le luci di Palazzo Gentili accese tutta la notte

Tra le “sedute sprecone” di Palazzo dei Priori e le luci di Palazzo Gentili "accese a festa", la politica sembra essere ben lontana dal clima di austerity percepito dai viterbesi. Gli ultimi report di Cna hanno messo in evidenza gli allarmi relativi al caro vita nella Tuscia: il costo del latte è alle stelle, il prezzo del pane al chilo si avvicina ai 4 euro e, a coronare il quadro, gli aumenti delle bollette energetiche, in alcuni casi del 500%.
Insomma, la situazione è seria e sempre più famiglie sono pronte a sanguinosi sacrifici per risparmiare più soldi possibile. Non va meglio agli imprenditori, che vedono come estrema ratio la chiusura temporanea degli esercizi, sperando in tempi migliori. 

Le polemiche 

Proprio questa pesante situazione aveva spinto diversi viterbesi a far notare la situazione, chiedendo via social che anche Palazzo Gentili si allineasse - per esempio - al Comune di Viterbo, il quale giorni fa ha reso pubblico il piano anti-spreco, che prevede lo spegnimento serale delle luci in 43 uffici di proprietà comunale. 
Si è detto molto, forse di tutto su queste luci. Per alcuni, il set di luminarie esterne che affaccia su via Saffi sarebbe un residuato dell’allestimento per la serata di Santa Rosa, ma le cose non starebbero proprio così.

La replica

A spiegarlo a ViterboToday è lo staff del presidente Romoli, non infastidito dalle polemiche ma nemmeno contento. Dopo le polemiche però dalla presidenza arrivano le precisazioni sul caso: “Non le abbiamo messe noi e funzionano come deterrente alla criminalità”

“Quelle luci - spiegano dallo staff presidenziale - non fanno parte dell’arredamento speciale voluto per il ricevimento del 3 settembre, come erroneamente scritto da molti. Quelle messe per l’occasione, che davano su via Cavour, sono state rimosse subito dopo. Le luci che illuminano via Saffi, invece, stanno là da anni. Le volle inizialmente Meroi ma si fulminarono e per anni rimasero spente, fino all’arrivo del presidente Romoli, che le sostituì con delle lampadine a led proprio per limitare i consumi e, soprattutto, per garantire a cittadini, commercianti, residenti e turisti un deterrente contro la criminalità. Quella zona della città - concludono - nonostante sia centralissima, a volte regala purtroppo degli episodi di degrado sociale, evitabili illuminando la via e rendendola vivibile anche di notte. Basta chiedere agli esercenti del posto, sono tutti soddisfatti”.

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