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GIUDIZIARIA / Montefiascone

Abuso edilizio a Montefiascone, chieste due condanne: a un anno e a quattro mesi di reclusione

Per gli altri cinque imputati, a processo per il cantiere di Poggio del Crognolo, non luogo a procedere per intervenuta prescrizione: anche per l'ex assessore Massimo Ceccarelli

Abuso edilizio a Montefiascone: chieste condanne solo per due dei sette imputati finiti a processo, tra cui compare anche il politico Massimo Ceccarelli.
Il pm Massimiliano Siddi ha chiesto un anno di reclusione per l'ex dirigente dell'ufficio tecnico Angelo Cecchetti, accusato di abuso d'ufficio, e quattro mesi per l'architetto Massimo Ingrosso finito a processo per falso ideologico. Per gli altri cinque imputati, che rispondono di violazioni alla normativa urbanistica, è stata avanzata richiesta di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

Per il pm Siddi la vicenda Cecchetti è un "perfetto caso di scuola di abuso d'ufficio. Ci sono - ha ripercorso in aula durante la requisitoria - un costruttore, che è anche assessore in carica (Ceccarelli, ndr), e un tecnico comunale che, non zelante, blocca i lavori. A quel punto il comune richiama il vecchio funzionario, Cecchetti, che revoca la sospensione e legittima ciò che legittimo non era. Se questo non è abuso d'ufficio significa che questo reato non esiste".

Al centro dell'inchiesta c'è un fabbricato non completato, che sarebbe dovuto diventare un immobile a schiera, in località Poggio del Crognolo, sequestrato a maggio 2017. Secondo l'accusa, la violazione avrebbe riguardato la rampa d'accesso ai garage, con tanto di muro in cemento armato a sostegno, per un totale di circa 10 metri cubi in eccesso.

Il pm Siddi ha chiesto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per Massimo Ceccarelli, finito a processo nelle vesti di costruttore, per il compratore del lotto Luca Cicoria, per Adriano Magnani dell'impresa esecutrice dei lavori e per Maria Luisa Menchinelli e Patrizia Ranaldi titolari, a detta del loro avvocato, del permesso a costruire e delle varianti fino a luglio 2012 quando poi c'è stata la compravendita con Cicoria e l'atto di permuta con Ceccarelli.

Dopo la requisitoria del pubblico ministero, le arringhe degli avvocati difensori. Il collegio dei giudici, presieduto da Elisabetta Massini, ha poi rinviato l'udienza al 7 dicembre per l'annunciata replica del pm e la sentenza.

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