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Sabato, 20 Aprile 2024
GIUDIZIARIA

Peculato, assolti i vertici di Esattorie spa

Chiuso il processo di primo grado nei confronti degli amministratori della società incaricata di riscuotere i tributi per conto del comune di Viterbo

Processo Esattorie spa, assolti i vertici della società incaricata di riscuotere i tributi per conto del comune di Viterbo. "Il fatto non sussiste" per il collegio dei giudici presieduto da Eugenio Turco che nel tardo pomeriggio di oggi ha emesso la sentenza nei confronti degli amministratori, fino al 2013, di Esattorie spa, ossia Carlo e Sandra Marcucci.

I Marcucci, padre e figlia, difesi dall'avvocato Manlio Morcella, erano finiti a processo con l'accusa di peculato per un presunto buco di quattro milioni e 300mila euro nelle case di palazzo dei Priori. Si sarebbe trattato di tributi riscossi e mai versati dalla società, secondo la procura che aveva chiesto 5 anni di reclusione per entrambi gli imputati.

Assente nell'udienza di oggi il comune di Viterbo costituitosi parte civile tramite l'avvocato Alessandro Diddi e che aveva chiesto un risarcimento di 3 milioni di euro.

Tutto è nato alla fine del 2012, dagli esposti dell'allora sindaco Leonardo Michelini e dell'ex dirigente del settore Ragioneria del comune Stefano Quintarelli. È così scattata l'indagine della Guardia di finanza, coordinata dalla pm Paola Conti, che ha punta i fari sulla società che fino alla metà di giugno del 2013 ha riscosso i tributi per conto di palazzo dei Priori.

Oggi l'ultimo capitolo, la chiusura del processo di primo grado, con l'assoluzione dei vertici di Esattorie spa perché il fatto non sussiste. Tra novanta giorni le motivazioni della sentenza.

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