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TRASPARENZA / Montalto di Castro

Atti amministrativi del comune coperti da privacy, Caci attacca: "Mai nessuna delibera simile è stata assoggettata a privacy e nascosta durante il mio mandato"

L'ex sindaco ritiene che il contenuto della delibera riguardi un giudizio, già passato in primo grado durante la sua amministrazione che investe "ruoli pubblici"

Atti amministrativi coperti da privacy sul sito del comune di Montalto di Castro. E' l'ex sindaco Sergio Caci a raccontarlo durante una diretta tv su Talkcity,  e poi  a raccontare in una nota scritta il percorso di confronto intrapreso  per poter avere risposte in merito alle questione.

"Non è passata inosservata la pubblicazione all’albo pretorio del comune della delibera nr. 215 del 2022. Mi ha destato curiosità perché la delibera, se pur pubblicata, non era leggibile e non lo è tutt’ora, in quanto assoggettata a trattamento della privacy - scrive Caci - Dall’oggetto 'Controversia corte d’appello di Roma, sez. Civile…' ritengo non dovesse essere nascosta ai cittadini, sopratutto perché, se si tratta di appello, c’è stato un primo grado, portato in giunta durante il mio mandato da sindaco e, se non ricordo male, mai nessuna delibera con tema simile è stata assoggettata a privacy e nascosta"

Non ha lasciato quindi cadere la questione l'ex  primo cittadino che ha intrapreso un iter per venire a conoscenza del contenuto della delibera. " Ho iniziato un rapporto epistolare con il comune e, in conclusione il 3 novembre del 2022 il Segretario Comunale mi ha risposto, ribadendo che la delibera è assoggettata a privacy in ragione del carattere riservato dei dati in essa contenuti. Lo ringrazio, perché almeno la risposta è stata chiara. Così mi sono rivolto all’associazione Insieme per Montalto di Castro e Pescia Romana, che ha chiesto ad alcuni consiglieri comunali di opposizione di avere lumi in merito, se non per conoscerne il contenuto, magari per sapere se andasse nascosta o meno - continua Sergio Caci - Ad oggi non abbiamo notizie da parte dei nostri rappresentanti".

Il dubbio dell'ex amministratore è che il contenuto della delibera riguardi un giudizio, già passato in primo grado durante la sua amministrazione, che si stava avviando all’appello e che investe ruoli pubblici. "Tutto mi ha indotto a pensare che la delibera in questione contenesse la volontà di accordarsi per una causa già decisa in primo grado a favore della mia amministrazione e che si stava avviando all’appello. L’ho pensato perché - prosegue Caci - negli ultimi mesi del mio mandato mi fu proposto un accordo simile, che era stato accennato ai nostri legali dalla parte soccombente, ma che non avevamo accettato di deliberare. Credo però che se si fosse trattato di questo, anche per la posizione pubblica che riveste l'attore del giudizio, la delibera non avrebbe potuto essere sottoposta a privacy". 

Dopo l'affondo l'ex sindaco conclude: "Questa mia nota vuol essere anche una possibile richiesta di scuse al sindaco Socciarelli, nel caso in cui mi sia sbagliato in merito a tale delibera. Magari si tratterà solo di un atto che riguarda un onesto cittadino che ha espresso la volontà di non vedersi citato, anche se sarebbe stato sufficiente mettere le iniziali dei nomi e rendere tutti edotti di come agisce la giunta. Auspico trasparenza e “legalità” che ci sia data la possibilità di leggerne il testo". 

Solo un paio di giorni dopo le sue prime dichiarazioni, sul sito del comune pare sia comparso un secondo atto coperto da privacy: la determina 2023/47/20-01-2023 " Contributi abbattimento barriere architettoniche -anno 2021 - restituite somme finanziate e non utilizzate", di cui l'ex sindaco ha immediatamente inviato segnalazione.

Il telefono del sindaco Emanuela Socciarelli, che ViterboToday ha più volte cercato di contattare affinchè potesse replicare, risulta essere sempre occupato. 

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