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Sabato, 30 Settembre 2023
provincia Grotte di Castro

Bimbo morto annegato in piscina, in tre patteggiano 16 mesi per omicidio colposo

Davanti al gup per la morte del piccolo Fabio Guidobaldi il presidente e il vicepresidente della cooperativa che gestisce l'impianto di Grotte di Castro e la bagnina

Per la morte di Fabio Guidobaldi, il bambino di 4 anni morto annegato in piscina a Grotte di Castro, in tre hanno patteggiato un anno e quattro mesi ciascuno, con pena sospesa. Davanti al gup del tribunale di Viterbo ieri mattina sono comparsi, per omicidio colposo in concorso, il presidente e il vicepresidente della cooperativa che gestisce l'impianto comunale e la bagnina.

Dalle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla pm Eliana Dolce, è emerso che il piccolo Fabio è stato lasciato entrare in acqua da solo senza alcuna protezione nonostante non sapesse nuotare, mentre la bagnina stava facendo lezione privata a una bambina ancor più piccola.

La tragedia la mattina del 20 luglio 2022 nella piscina di via Bardiniana a Grotte di Castro, dove Fabio stava frequentato il centro estivo organizzato proprio all'interno dell'impianto. Viveva con i genitori a Castel Cellesi, frazione di Bagnoregio, dove, il 19 novembre scorso, quando avrebbe compiuto 5 anni, gli sono stati intitolati i giardinetti pubblici.

Il presidente e il vicepresidente della cooperativa, rispettivamente di 35 e 52 anni, sono stati assistiti dall'avvocato Angelo Di Silvio. Mentre la bagnina 36enne dai legali Elio Mannetti e Cristina Marigliano. A rappresentare i genitori del bambino, papà Giulio e mamma Ambra, invece, gli avvocati Antonella Ginanneschi e Pier Paolo Grazini.

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